Appello dei genitori: «Riaprite l’asilo di Triangia»

Chiede che si possano riaprire le porte della scuola dell’infanzia nella “Sondrio di sopra” e che si istituisca un tavolo per discuterne l’Associazione Genitori dei bambini della scuola di Triangia. «Rivogliamo l’asilo all’Eco-School di Triangia, realtà unica nel suo genere in provincia, un vero fiore all’occhiello» riconosciuto anche fuori dai confini provinciali.

L’ultimo successo in ordine cronologico risale allo scorso 21 marzo, quando la primaria dell’Eco-School è stata premiata a Roma con il primo posto, a livello nazionale, nell’edizione 2023 della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti (Serr) sul tema “Non farti imballare” in cui hanno concorso più di 4.700 scuole. Un appello accorato quello del sodalizio, che acquista un significato particolare alla luce di quanto sta accadendo alla materna Munari di Sondrio, dove, per mancanza di spazi, dal prossimo anno scolastico potrebbe essere a rischio la quarta sezione e dove la scorsa settimana è esplosa la polemica dei genitori dei piccoli, dopo che la dirigente reggente Maria Concetta Rosafio, per ripristinare l’utilizzo del refettorio, che era l’aula dei 21 bimbi della sezione blu, ha spostato quest’ultima nel salone dell’edificio, diventato ora la loro nuova aula.

Due storie, quella della Munari e dell’asilo di Triangia - entrambi i plessi fanno parte del comprensivo Paesi Retici sotto la reggenza di Rosafio da gennaio scorso -, che si sono loro malgrado intrecciate. La materna di Triangia, nonostante un progetto apprezzato, fu chiusa nell’anno scolastico 2022-2023, «su direttive prese dagli allora vertici dirigenziali del comprensivo» sottolineano dall’associazione. «Non per volere del Comune», come sostengono invece altri ed erroneamente riportato su queste colonne. Quando l’asilo fu chiuso, nonostante nuove iscrizioni e numeri adeguati, i bimbi furono spostati alla Munari: «Quelle persone che ora addossano la colpa all’amministrazione non sanno forse come sono andate esattamente le cose, ma la nostra scuola non vuole assolutamente essere coinvolta in polemiche a carattere politico». E aggiungono: «Per correttezza ci sentiamo di dire le cose per quelle che sono, solo per dovere di cronaca, perché al contrario noi da questa amministrazione sentiamo sostegno: ci riconosce meriti e unicità della nostra realtà e promuove le iscrizioni alla nostra primaria».

Oltre al sostegno, anche investimenti sul plesso di Triangia: «Da ricordare gli interventi del Comune di rinnovo sugli impianti elettrici e ai servizi igienici fatti recentemente, i primi dopo tanti decenni». E non ultimo in progetto (e in parte già approvato) «il rifacimento del giardino e la creazione di una nuova aula multifunzionale all’esterno, che serviranno anche per le attività della colonia estiva, voluta fortemente qui e non nel capoluogo, nonostante i costi più elevati». Nessun intento polemico da parte del sodalizio dei genitori, «o strumentalizzazione: vogliamo solo continuare la nostra bellissima e pluripremiata attività e per questo abbiamo bisogno di numeri e continuità, quindi della riapertura del nostro asilo che andava alla grande». I bambini iscritti all’infanzia triangina, «prima del cambio dell’organico e della chiusura, erano 21; sono arrivati fino a 23 per il gran numero di richieste, e c’era pure una lunga lista d’attesa». Ora invece è chiuso, ma ha spazi adeguati per accogliere bambini, «di Triangia (e non solo), che sono il futuro, la sopravvivenza e la forza di questa scuola, della comunità e della frazione».

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