Richieste di finanziamento in netto calo, lo studio di Marco Germanò di Prestitimag.it

I prestiti personali nel corso del 2020 e anche durante i primi mesi del nuovo anno hanno visto un netto calo di richieste da parte dei consumatori sempre più impossibilitati nel richiedere un finanziamento.

È proprio Marco Germanò, responsabile editoriale di Prestitimag.it nonché grande esperto in materia cessione del quinto e prestiti senza busta paga, a confermare il pessimo trend delle richieste di prestiti personali in questo inizio 2021. La nuova ondata di Covid-19 ha portato con sé la paura e l'impossibilità di spendere da parte delle persone.

In quest’intervista parliamo con lui della situazione dei prestiti e finanziamenti in Italia e delle possibilità offerte dal panorama italiano nel 2021.

Il 2021 ha visto il suo avvio in negativo nel settore dei prestiti e finanziamenti personali. Il motivo principale è dovuto proprio alla pandemia da Covid-19 che ha messo in difficoltà diverse imprese e famiglie. Sono diminuiti i posti di lavoro e le assunzioni, portando così anche una maggiore difficoltà d’accesso al credito, e difficoltà per il rimborso del finanziamento.

Le flessioni del 2020 sono state molto pesanti, ma anche i primi mesi del 2021 come verificato anche dall’Osservatorio del Crif non hanno visto prestazioni migliori. La componente dei finanziamenti nel complesso a visto un calo percentuale del -13,1%, rispetto a febbraio 2020, quando ancora la pandemia non aveva iniziato a ripercuotersi sull’economia del paese.

Nel mese di gennaio 2021 i prestiti finalizzati, che hanno subito un’incidenza del calo minore, hanno registrato un -1,4% rispetto l’anno scorso. Invece, nel settore dei prestiti personali il calo si è attestato a un -27,1%. Un segno meno davvero preoccupante.

Possiamo dunque evidenziare come principalmente sia dovuto alla pandemia il calo dei prestiti, ma anche a una minore possibilità economica e garanzie bancarie a causa della perdita del lavoro o calo di fatturato.

Sempre facendo riferimento allo studio del Crif mentre il numero di prestiti personali richiesti è calato drasticamente, nell’ambito degli importi possiamo vedere che l’importo medio dei finanziamenti rimane nella media.

Nei primi mesi del 2021, infatti, sia nel campo dei prestiti finalizzati sia personali, sostanzialmente l’importo medio richiesto non è cambiato con un importo pari a 9.431 euro. Entrando nel dettaglio i prestiti finalizzati hanno visto un importo medio di 7.247 euro, mentre per quanto riguarda i prestiti personali l’importo è stato di 12.990 euro.

Stiamo vedendo, come dunque il settore dei prestiti sia stato colpito duramente dalla pandemia, a causa di un aumento della disoccupazione o comunque a una diminuzione del reddito annuale. Però c’è una soluzione che è molto ricercata ossia quello dei prestiti senza busta paga o garanzie.

Proprio così, puoi ottenere un piccolo finanziamento anche se non disponi di una busta paga , non ci vuole molto e la procedura è abbastanza semplice. Chiediamo informazioni più dettagliate a Marco Germanò, continuando la nostra intervista a tema prestiti nel 2021.

Si certo, i prestiti senza busta paga possono essere una soluzione per chi ha bisogno di piccoli importi in tempi brevi. Naturalmente, per ottenere un finanziamento anche senza stipendio bisogna considerare, anche per piccole somme, la necessità di avere almeno una garanzia alternativa.

Nello specifico per un prestito senza busta paga è necessario avere:

I prestiti senza busta paga possono essere richiesti anche dagli autonomi e liberi professionisti. Anche se si è vista una riduzione del reddito durante il 2020, si può accedere a un piccolo finanziamento fino a 5 mila euro.

Le tempistiche di erogazione di un prestito personale senza busta paga possono essere abbastanza veloci. Infatti, basta presentare una delle garanzie alternative che possano dare alla banca un minimo di certezza per la restituzione del prestito. Dopo di ché, in base alla banca o istituto di credito alla quale ci si è rivolti, i tempi possono andare da un minimo di 24 ore fino a circa una settimana.

Al momento, chi può richiedere un prestito personale si trova di fronte a una buona possibilità di ottenere liquidità con tassi d’interesse che nella media si presentano più bassi rispetto agli anni passati.

Per i mutui ad esempio, è dimostrato come convengano quelli a tasso variabile. In quanto nel 2020 il valore dell’Euribor è sceso di 18 punti base, con un tasso d’interesse medio dell’1%. Per quanto riguarda invece i prestiti personali, i tassi d’interesse nei primi mesi del 2021 si presentano ai minimi storici con una diminuzione fino a due punti percentuali.

Quindi la convenienza dei prestiti personali in questo preciso momento storico, potrebbe in futuro riportare a un aumento delle richieste da parte dei consumatori.

Per quanto riguarda la cessione del quinto, dobbiamo considerare che questa forma di finanziamento non finalizzata, permette l’accesso al credito ai dipendenti statali, pubblici e privati oppure ai pensionati.

Quindi è principalmente pensato per i lavoratori con un contratto stabile. Chi ha mantenuto il suo lavoro a tempo indeterminato o comunque è titolare di una pensione, ha trovato nella cessione del quinto dello stipendio un mezzo di finanziamento veloce.

Non solo, questa forma di prestito, permette di pagare una rata che sia relazionata a quanto si percepisce mensilmente. Il calcolo della cessione del quinto per stabilire la rata infatti, prevede che questa non superi il valore della quinta parte dello stipendio o della pensione.

Proprio per questo motivo, non si denota una flessione nel mondo della richiesta della cessione del quinto, come invece si sta evidenziando nel settore dei prestiti personali.

In conclusione, come abbiamo visto durante la nostra intervista, possiamo vedere che il settore dei prestiti sta passando un periodo complesso, con una percentuale inferiore di richieste da parte delle famiglie italiane. Nonostante ciò, ci sono alcuni strumenti d’accesso al credito come ad esempio il prestito senza busta paga, in aumento a causa del calo del lavoro stabile, o la cessione del quinto ancora interessante e richiesto da chi invece ha una pensione o comunque un contratto di lavoro, principalmente nel settore pubblico e statale. Infine, i tassi d’interesse più vantaggiosi, potrebbero nel corso dei mesi futuri aiutare una ripresa del settore dei prestiti personali.

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