CRV - Ottobre in rosa: Consiglio veneto insieme alla Lega per la lotta ai tumori

(Arv) Venezia 18 ott. 2022  – Nastrino rosa all’occhiello, la facciata di palazzo Ferro-Fini illuminata di rosa e un banner rosa nel sito istituzionale: anche il Consiglio regionale del Veneto aderisce all’‘Ottobre in rosa’, la campagna di prevenzione promossa dalla Lega italiana per la lotta contro i tumori che sensibilizza opinione pubblica e istituzioni alle prevenzione del tumore al seno e invita tutte le donne a sottoporsi a controlli periodici. “Ogni anno circa 55 mila donne si ammalano di carcinoma alla mammella – ha ricordato il presidente del Consiglio regionale  Roberto Ciambetti  – ma prevenzione e ricerca medica hanno fatto passi da gigante. Grazie alla ricerca, a diagnosi sempre più precoci, e all’impegno quotidiano e capillare dei nostri sanitari e della Lega Italiana per la lotta contro i Tumori che promuove la   cultura della prevenzione come metodo di vita, oggi il 90 per cento delle donne colpite da questa patologia ha la possibilità di guarire”. Davanti a consiglieri regionali e ai rappresentanti Lilt delle sette province del Veneto   la presidente della commissione Urbanistica e Ambiente  Silvia Rizzotto  ha ringraziato pubblicamente l’impegno dei volontari e dei sostenitori della Lilt, che da cent’anni promuove la cultura della prevenzione e sostiene, con dedizione e grande generosità, il lavoro di ricercatori e sanitari nella cura del benessere delle donne. Un grazie ribadito dall’assessore regionale alla sanità  Manuela Lanzarin  che ha ricordato il prezioso supporto dell’associazionismo al servizio sanitario regionale e l’impegno della Regione Veneto nel sostenere i piani regionali di prevenzione e il programma di screening universale rivolto a tutte le donne tra i 49 e i 74 anni. “Attualmente è in corso la sperimentazione, tramite lo Iov, che anticipa a 45 anni l’età dello screening mammografico nei territori dell’Ulss 6 Euganea e 5 Polesana, con l’obiettivo di estendere entro il 2025 i controlli mammografici e senologici periodici a tutte le donne del Veneto a partire dai 45 anni di età”. “In Veneto i tassi di adesione allo screening mammografico sono molto elevati - ha confermato il presidente della Lilt di Treviso  Alessandro Gava , una vita da primario di radiologia in prima linea contro i tumori. “L’ uniformità territoriale del programma di screening  senologico promosso dal Servizio Sanitario nazionale e regionale, l’ abbassamento dell’età dello screening e la buona organizzazione dei percorsi diagnostico terapeutici   per le donne già colpite dal cancro al seno  con l’istituzione di Breast Unit  assicurano in Veneto i migliori specialisti e le migliori cure  per una qualificata  continuità sanitaria ed assistenziale che garantisca alle donne le migliori chances di guarigione”.

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