I contrabbandieri dei libri censurati

Sono “famosi” i roghi dei libri e, purtroppo, non appartengono soltanto alla narrativa fantascientifica, come il romanzo distopico “Fahrenheit 451” di Ray Bradbury, ma hanno una lunga tradizione storica. Gli è stata persino dedicata una voce su “Wikipedia”, in cui sono passati in rassegna i venticinque episodi più eclatanti: il più antico datato 213 a.C. e avvenuto in Cina, dove gli intellettuali dissidenti furono contestualmente sepolti vivi, il più recente nel 2015 per mano dell’Isis.

Da ricordare anche i roghi di libri che non avvengono solo nei romanzi come “Fahrenheit 451” Nel 1951 in Italia fu bruciato persino un testo di Gianni Rodari

L’Italia non è stata aliena dal triste fenomeno e non soltanto in epoca fascista. Basti pensare che nel 1951, nei cortili di alcune parrocchie cattoliche, si bruciarono libri di Gianni Rodari (tra cui il saggio pedagogico “Il manuale del Pioniere”) e copie della sua rivista Pioniere, per motivi ideologici.E dieci anni dopo, nel 1961, nel cortile della procura di Varese si consumò l’ultimo rogo di libri per disposizione legale, ovvero in esecuzione della condanna per oscenità dell’opera “Storielle, racconti e raccontini del marchese de Sade”, pubblicata dall’editore Luigi Veronelli.

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