I pendolari perdono la pazienza: «Ridateci i treni tra Erba e Asso»

Il caso Proteste per le parole del sottosegretario Piazza: «Troppe corse, la rete non ce la fa». Il Comitato: «Qui le hanno tagliate, non è cambiato nulla. Ripristinate quelle tolte per il Covid»

Ridurre il numero delle corse per aumentare puntualità ed efficienza?

La proposta del sottosegretario regionale Mauro Piazza , lanciata martedì sulle pagine de La Provincia di Lecco, spaventa i pendolari della Milano-Asso. E il comitato dei viaggiatori invita a ripensarci: «La nostra linea è la prova che questa logica non funziona ed è impensabile attuarla dopo tanti milioni investiti fra treni e infrastrutture e dopo i tagli effettuati nel corso della pandemia. Servono sempre più treni, a partire dalla tratta Asso-Erba che ha ancora un buco di due ore la mattina».

Nell’ambito di un’ampia riflessione su Trenord e il sistema ferroviario lombardo, Piazza - utilizzando una metafora - ha detto che «non si può mettere un litro e mezzo d’acqua in una bottiglia da un litro», dopo l’acqua sono i treni e la bottiglia è una rete ferroviaria inadeguata, progettata negli anni Sessanta del secolo scorso. La soluzione è tagliare i treni, individuando quelli indispensabili e facendo viaggiare almeno quelli con efficienza e puntualità.

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