Ecco l’ultimo dei maestri d’ascia: «In queste barche c’è la mia vita»

Il personaggio Antonio Posca, 76 anni, di Lezzeno: una leggenda del lago: «Mestiere difficile, ma abbiamo il dovere di salvare questi gioiellini»

Il “Cranchi” di 13 metri di lunghezza aveva la fiancata e il fondo malandati e usurati dal tempo e dall’acqua del lago. Anche un fiammante “Molinari” 6 metri e 30 non se la passava troppo bene. Antonio Posca , 76 anni portati con piglio deciso, per tutti il “Mancìi” (mancino, perché a Lezzeno tutti, visti i tanti nomi e cognomi comuni, hanno un soprannome identificativo), li ha rimessi a nuovo. Perché quando si parla di legno tutti guardano qui, verso il cantiere nautico in località Carvagnana.

Lo stesso lavoro da quando aveva 14 anni

Lo sanno bene i barcaioli dell’isola Comacina e così il “Tasell” (l’icona del settore) nonché l’Ezio e i barcaioli di Bellagio. Le mani esperte del “Mancii” plasmano e riplasmano il legno, con l’estro e la maestria d’un tempo, lui che questo lavoro l’ha iniziato quando aveva 14 anni ed oggi è affiancato dal figlio Aldo e da alcuni artigiani del posto.

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