Lecco non conta, tutti i leader danno buca

Elezioni A Como hanno già timbrato Salvini e Letta (senza contare la passerella a Cernobbio), qui neanche i ministri. Nei prossimi giorni attesi Tinagli e Braga nel Pd, La Russa e Santanché all’evento FdI, in forse Bonetti con i renziani

La memoria lecchese corre all’epopea in cui Amintore Fanfani in persona si scomodava per tamponare il consenso dei fuoriusciti democristiani Ugo Bartesaghi e Mario Melloni, in corsa da indipendenti Pci proprio nel collegio lariano. Il doppio appuntamento lecchese e sondriese segnato a matita rossa sull’agenda del leader democristiano, proprio per non regalare facili voti agli avversari. Ma erano altri tempi. Tempi di preferenze e di consensi personali locali.

Eppure, anche più recentemente, la memoria corre anche al 2020. Per le elezioni comunali si presentarono in piazza Garibaldi sia Matteo Salvini sia Giorgia Meloni . Del Pd nessuno (a parte il vincente Stefano Bonaccini ), e Mauro Gattinoni non ha certo avuto modo di pentirsene. Sta di fatto che i due maggiori leader nazionali di centrodestra erano arrivati a Lecco a sostegno dei partiti locali e di Peppino Ciresa.

Zero totale

Oggi? Il nulla, lo zero cosmico.

© RIPRODUZIONE RISERVATA