«Its, la risposta alle aziende e vanno legati ai territori»

Paolo Balduzzi, docente di Economia alla Cattolica, guarda allo scarso riconoscimento che il merito ha in Italia «Si deve lavorare sull’istruzione e gli istituti tecnici superiori possono essere una via alternativa all’università»

È difficile per i giovani mettere a frutto il talento se ildsacontesto italiano posiziona il nostro Paese all’ultimo posto del “meritometro” europeo.

Secondo il “Barometro del merito” realizzato dal Forum della meritocrazia in collaborazione con Università Cattolica, si registra un peggioramento generalizzato in Europa soprattutto sui pilastri di certezza delle regole, libertà e qualità dell’istruzione, a cui si aggiungono gli altri quattro della ricerca: pari opportunità, attrattività per i talenti, mobilità sociale, trasparenza. Ma l’Italia fa peggio di tutti, posizionandosi all’ultimo posto dopo la Spagna dalla quale peraltro la separano 9 punti, mentre dalla prima posizione, occupata dalla Finlandia, ci separano 41 punti e 23 dalla Germania, che sta a metà strada nella classifica. In tutte le nove edizioni del “meritometro” realizzate fino ad oggi l’Italia è sostanzialmente stata ultima nelle rilevazioni e spesso anche su tutti e sette i pilastri. Una conferma di come nel nostro Paese l’ascensore sociale non funzioni e di come l’impegno e il merito non sempre vengono riconosciuti.

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