Le parole dopo la frana (l’ennesima): «Vivo a Blevio da 56 anni, da due però ho paura di restare»

Testimonianza Mario risiede in via Capovico, proprio dove, per la terza volta, il torrente ha scatenato la sua furia, tra fango e detriti. «Il sindaco ci aiuta, ma lo Stato e la Regione non danno segnali»

Si trovava sulla soglia dell’appartamento di sua madre, di 73 anni, al primo piano, in via Capovico, quando ha iniziato a vedere l’acqua filtrare e il fango farsi strada. Indescrivibile la paura provata, anche se non nuova: è la terza volta che la casa di Mario Lavorgna, 56 anni e originario di Blevio, viene travolta dal fango, dall’acqua e dai detriti che rotolano giù dalla montagna.

«Sono arrivato da Como alle 10.30, quando ha iniziato a piovere molto intensamente e ho visto il fango venire giù dalla montagna». Questione di dieci minuti, ma ormai la gente di Blevio sa che succede così: in modo rapido e imprevedibile la montagna cede e si trascina con sé tutto. Alle 11 Mario ha chiamato il sindaco di Blevio, Alberto Trabucchi: «È stato molto gentile, molto educato come sempre, noi sappiamo che non è responsabilità sua se ancora non sono partiti i lavori promessi dallo Stato e dalla Regione. Ha fatto intervenire la ditta per lo sgombero, visto che noi siamo rimasti completamente isolati e non possiamo uscire con la macchina».

© RIPRODUZIONE RISERVATA