Anarchici tappezzano Erba di scritte per la liberazione di Cospito e il Comune denuncia. La bibliotecaria: «Vergogna»

Erba Presto la rimozione delle scritte. Forse gli autori sono stati disturbati

Due blitz anarchici nel giro di tre mesi.

I carabinieri stanno indagando sulle nuove scritte comparse nella notte fra il 29 e il 30 aprile sui muri di via Mazzini, via Martiri di Belfiore e sul cancello di ingresso della biblioteca di via Joriati: i tre luoghi distano fra loro poche decine di metri.

L’amministrazione farà rimuovere la vernice dalla biblioteca nei prossimi giorni, ieri il vicesindaco Sofia Grippo ha sporto denuncia ai militari della stazione cittadina.

Per Erba è un film già visto. La notte tra il 31 gennaio e il primo febbraio, alcuni luoghi simbolo della città - i portici di piazza del Mercato, la facciata del municipio, il sagrato di Sant’Eufemia, il parcheggio di via Turati davanti alla Bcc - vennero imbrattati con scritte che inneggiavano alla liberazione di Alfredo Cospito, l’anarchico finito al 41-bis che all’epoca aveva avviato lo sciopero della fame. Questa volta gran parte dei graffiti sono riferimenti generici all’anarchia, contro lo Stato e contro il sistema carcerario.

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