Forza Italia resiste grazie all’anima Dc

Ai tempi in cui esisteva il servizio militare obbligatorio, oltre alle reclute capitava che anche i voti si recassero in “libera uscita”. Il copyright è di Giulio Andreotti che non usava a caso la metafora perché era convinto che i consensi, cosi come fanno i soldati, tornassero nella casermona della Dc. Ed è quasi sempre successo così, almeno finché la Balena Bianca ha continuato a solcare i mari della politica italiana, a volte placidi, spesso tempestosi. Poi il grande cetaceo che, come quello di Pinocchio, inghiottiva un po’ di tutto si era spiaggiato e i voti non avevano più trovato la via del ritorno.

Buona parte di questi consensi, allora, erano finiti un un’altra casa, più moderna e arredata in maniera diversa, ma sempre con quel profumo di moderazione che ti accoglieva quando entravi: si chiamava Forza Italia ed era nata da un’intuizione disperata di un imprenditore che aveva perso tutti gli appoggi politici e temeva la resa dei conti (in senso letterale cioè finanziario). Quei voti lì sono rimasti e sembra che anche adesso che il comandante non c’è più, la caserma azzurra riesca a ospitarne ancora un po’.

© RIPRODUZIONE RISERVATA