Usura e minacce mafiose al ragioniere
Sigilli a box e case di Santino Cattaneo

L’ex proprietario del Punto Moda e il figlio accusati dai magistrati dell’antimafia

Da amministratore di Santino Punto Moda a vittima di usura ed estorsione con il bollo (secondo l’accusa) della “mafiosità”. È la parabola in cui si è ritrovato il ragioniere comasco Bruno De Benedetto , che deve dire grazie all’inchiesta per bancarotta e frode fiscale che lo aveva fatto anche finire agli arresti e che gli ha dato la forza di raccontare i motivi di tutti quei magheggi sempre alla ricerca di soldi. E quei motivi hanno il nome e il cognome - negli atti della Procura antimafia e del giudice delle indagini preliminari di Milano - di Santino Cattaneo e del figlio Marco Fabrizio Cattaneo .

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