Ora il lupo spaventa gli allevatori: «Le stesse norme usate per gli orsi»

Garzeno Assemblea pubblica dopo gli assalti che si sono verificati nelle ultime settimane. Il docente universitario Corti: «Troppi, bisogna abbatterli». Ma c’è chi vuole solo allontanarli

La parola “abbattere” l’ha pronunciata solo il professor Michele Corti, ma tra i numerosi allevatori e cittadini – un’ottantina circa – intervenuti l’altra sera a Garzeno all’incontro per far fronte all’emergenza lupi affiorava la speranza di poter contrastare il grande predatore con una selezione numerica della popolazione, che sulle montagne del territorio sta crescendo sensibilmente.

«I dati ufficiali ci dicono che in Italia ci sarebbero 3.400 esemplari, ma in realtà ce ne sono almeno 10.000 – ha esordito il professor Michele Corti, docente universitario che sostiene la causa – Sulle Alpi la popolazione aumenta, con un raddoppio ogni tre anni. Ecco perché, in assenza di interventi, è importante fare pressioni. In Valchiavenna c’è stata una gran mobilitazione e sono state raccolte già 3 mila firme; lo stesso bisogna fare anche qui».

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