Sondrio, elezioni europee: il Pd con Pizzul e Tinagli

«Il PD è determinato a costruire un’Europa capace di sostenere sempre di più gli investimenti per le comunità»

«Il ruolo che assumerà l’Europa nei prossimi anni dipenderà anche dall’esito elettorale: soltanto se ci presenteremo uniti dal punto di vista dei diversi Paesi non saremo condannati all’irrilevanza internazionale». Ne è convinto Michele Iannotti, segretario provinciale del Partito Democratico, intervenuto al tour valtellinese di alcuni candidati dem in corsa per la circoscrizione Italia nord-occidentale, sotto l’ala del Partito Socialista europeo, in occasione delle elezioni dell’8 e 9 giugno.

Nella mattinata di oggi, hanno raggiunto Sondrio per la conferenza stampa di presentazione l’economista Irene Tinagli, presidente della Commissione Problemi economici e monetari del Parlamento europeo, e il giornalista Fabio Pizzul, presidente della Fondazione “Ambrosianeum” e per tre legislature membro del Consiglio regionale lombardo. A loro si è poi aggiunto anche Fulvio Centoz, già sindaco di Aosta.

«Molte crisi abbiamo dovuto affrontare negli ultimi anni», ha ricordato l’europarlamentare uscente Tinagli. «E l’Europa è sempre stata il luogo in cui si sono adottate soluzioni fondamentali: un impegno complesso e appassionante, che ha permesso di introdurre, per esempio, il Recovery Fund e il fondo Sure» per i lavoratori in crisi per la pandemia. «In questi anni, l’Europa si è molto avvicinata ai territori, alle persone. Peccato che spesso ci venga raccontata come un’istituzione distante da noi: al contrario, è molto più vicina di quanto possiamo credere», ha aggiunto. «Più è integrata e solidale, più cresce bene e dà risposte efficaci ai problemi dei cittadini: se pensiamo al Covid, che avrebbe potuto metterci in ginocchio per almeno un decennio, comprendiamo come le soluzioni attuate dall’Europa siano state fondamentali e tempestive. A tal punto che, in quasi tutti i Paesi, nel giro di neanche due anni siamo tornati ai livelli pre-crisi», sempre Tinagli. «Insomma, abbiamo visto ciò che è in grado di fare l’Unione europea a sostegno dell’economia. Niente, però, è garantito in eterno e tutto quello che abbiamo ottenuto può essere distrutto facilmente. Il PD è determinato a costruire un’Europa capace di sostenere sempre di più gli investimenti per le comunità».

Della stessa opinione anche Fabio Pizzul, che ha parlato della propria candidatura come «avventura nata per dare continuità al lavoro degli ultimi dodici anni a livello di Consiglio regionale», di cui è stato esponente della minoranza fino al marzo 2023. «Sono del parere che l’unica prospettiva per la Lombardia sia l’Europa: ancorarsi a essa significa continuare a respirare l’aria tipica delle nostre terre, che hanno sempre avuto una proiezione di apertura verso altri mondi e che ancora oggi fungono da ponte tra il resto dell’Italia e gli altri Paesi». Pizzul ha accettato la sfida per il Parlamento europeo spinto anche «dalla volontà di dare ancor più rappresentanza al partito maggiormente europeista tra quelli che ci sono in Italia: sono certo che la linea di apertura e di pluralismo del PD saprà ancora fare la differenza».

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