Un giorno e mezzo per spegnere il rogo
La Spa chiusa a tempo indeterminato

Monticello I Vigili del fuoco hanno concluso le operazioni di bonifica solo ieri pomeriggio Riapertura subordinata agli interventi di ripristino e alla perizia dei tecnici qualificati

Sono proseguiti fino a oggi pomeriggio i lavori di bonifica e messa in sicurezza del tetto e dei locali del centro termale Monticello Spa in via San Michele in località Cortenuova.

Le operazioni dei pompieri sono dunque durate per un giorno e mezzo, essendo il rogo scoppiato alle 7 del 28 ottobre. L’incendio, che non è di matrice dolosa ma probabilmente è stato causato da un incidente, ha riguardato la ‘’zen experience’’, ovvero la stanza situata al piano terra della struttura, a pochi passi dall’area panoramica che affaccia verso le piscine esterne.

Troppo fumo

Inizialmente, sembrava che l’incendio fosse stato completamente domato dai Vigili del Fuoco nel primo pomeriggio di venerdì, ma così non è stato, perché, quando gli operatori hanno provato a entrare nel locale in cui era scoppiato il rogo, l’aria ha alimentato nuovamente le fiamme. Non solo, a complicare ulteriormente le operazioni: la massiccia coltre di fumo nel locale. Si è quindi scelto di portare fuori i materiali presenti nell’area interessata per evitare la ripresa dell’incendio.

L’ordinanza

Il sindaco Alessandra Hofman nel pomeriggio ha emesso un’ordinanza che prevede «l’interdizione dell’accesso da parte del pubblico, dando la possibilità a tutti i tecnici ed i manutentori di effettuare tutti gli interventi necessari per ripristinare una situazione di sicurezza». Dovranno inoltre pervenire in Comune «le perizie di tecnici qualificati che garantiscano il corretto funzionamento degli impianti e la sicurezza delle struttura». Al momento, impossibile avanzare ipotesi sulla riapertura anche se le tempistiche non dovrebbero essere lunghe.’«Prima delle riapertura parziale della struttura - si legge ancora sul documento - dovranno inoltre essere effettuate tutte le operazioni di pulizia ed igienizzazione a garanzia delle corrette condizioni igienico sanitarie e richiesto un sopralluogo da parte dell’ufficio tecnico al fine di accertare l’avvenuta compartimentazione dell’area oggetto inagibile».

È la seconda volta che accade negli ultimi tre anni e anche nel 2019 il rogo si verificò nel mese di ottobre. In quell’occasione la struttura riaprì dopo un mese circa, ma le aree interessate dall’incidente erano di più

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