Torna a casa il bimbo morso dal cane a Missaglia. L’animale è stato giudicato «non aggressivo»

Missaglia Dopo quindici giorni buone notizie per entrambi i protagonisti della vicenda. L’AmStaff soffriva di otite, giocando il piccolo potrebbe avergli toccato per caso le orecchie

«Il bambino sta bene. È stato dimesso dall’ospedale ed è tornato a casa dalla mamma».

Non aggiunge altro l’uomo di trent’anni, proprietario dell’American Staffordshire terrier che, nella notte tra sabato 12 e domenica 13 novembre, ha aggredito il figlio di quattro anni della compagna ucraina.

Sono quasi le nove di mattina di sabato e l’uomo sta passeggiando con il suo cane al guinzaglio lungo i marciapiedi di via XXV Aprile, a qualche centinaio di metri da via Agnesi, dove si trova l’appartamento all’interno del quale, due settimane fa, è avvenuto l’incidente che al bimbo poteva costare carissimo.

Il padrone del cane

Inutile chiedere all’uomo di raccontare qualche dettaglio di quella vicenda avvenuta tra le mura domestiche e che ha sconvolto tutti i residenti in zona, che nel cuore di quella notte avevano visto atterrare l’elisoccorso, un’ambulanza e una pattuglia dei carabinieri.

«Mi dispiace, ma adesso devo andare al lavoro», replica tagliando corto, prima di chiudere dietro di sé il cancello del condominio al 2/A di via Agnesi, l’uomo che si trascina dietro il cane.

I fatti del 12 novembre

Anche se sono passati ormai quindici giorni e il piccolo è stato dimesso dall’ospedale di Bergamo, dove era stato ricoverato nell’immediatezza dei fatti in elisoccorso in codice rosso con una prognosi di circa 40 giorni, le preoccupazioni restano per quelle che potrebbero essere le conseguenze di quel morso.

L’uomo avrebbe potuto chiarire se ce ne saranno ma ha preferito non fornire dettagli, per proteggere il piccolo, vittima incolpevole di quanto accaduto.

I veterinari

I vicini di casa e pure l’Ats hanno spiegato che il cane non è aggressivo. Di conseguenza, come lasciava intuire in una comunicazione ufficiale di qualche giorno fa l’Ats, l’incidente potrebbe essere stato indirettamente provocato da uno stato di malessere del cane.

I veterinari che hanno preso in custodia l’American Staffordshire terrier avevano infatti scoperto che aveva un’otite. Giocando, il bimbo di quattro anni potrebbe avere toccato inavvertitamente le orecchie dell’animale, scatenando la sua reazione istintiva, in reazione al dolore.

Le raccomandazioni

Pochi giorni fa, mercoledì, trascorsi i dieci giorni di osservazione del cane in un canile Ats, il cane è stato restituito al proprietario. La restituzione è però avvenuta con alcune prescrizioni.

Il cane dovrà sempre essere tenuto al guinzaglio ogni volta che viene portato in un luogo pubblico e gli si dovrà far indossare la museruola di protezione. Inoltre, insieme al proprietario, nei prossimi mesi, dovrà seguire un corso di educazione comportamentale in modo da evitare che quanto accaduto possa ripetersi nuovamente.

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