Montevecchia, Bonanomi è a casa domani l’ultimo saluto

Montevecchia La salma è rientrata dal Brasile a sei mesi dalla morte. Contrattempo in dogana per i documenti Il funerale, fissato per ieri, è slittato a domani. Ancora senza risposte le cause del decesso, esclusa la violenza

Per qualche minuto, ieri pomeriggio, il mistero della morte di Marco Bonanomi, 34 anni, avvenuta a febbraio, su una spiaggia di Pontal do Sul, nel sud del Brasile, nello stato del Paranà, è sembrato infittirsi.

Alla 15, nella chiesa parrocchiale, i famigliari avevano fissato i funerali ma all’esterno dell’edificio, pochi minuti prima dell’orario di inizio dell’addio, non c’erano né il carro funebre né i parenti. Varcata la soglia, la chiesa appariva spoglia.È così risultato evidente che, all’ultimo momento, la cerimonia era stata annullata.

Nessuna comunicazione

In realtà, la cancellazione del funerale, che per volontà dei famigliari non era stato pubblicizzato attraverso i soliti manifesti, risaliva a un paio di giorni prima. Lunedì, la famiglia aveva provveduto a comunicare tutti i dati in municipio nelle consapevolezza che, di lì a poche ore, all’aeroporto di Milano Malpensa, dal Brasile, sarebbe arrivata la salma del congiunto.

Quando però gli addetti delle pompe funebri a cui la famiglia Bonanomi si era rivolta per il trasferimento dall’aeroporto varesino a Merate sono presentati in dogana, è apparso chiaro che i documenti non erano in regola. E che, di conseguenza, la dogana non avrebbe potuto consegnare il feretro con i resti del trentaquattrenne.

Per ottenere dal Brasile la trasmissione dei documenti in regola sono servite quarantott’ore. Ieri mattina, la salma è stata finalmente sdoganata e portata a Merate. Nel frattempo, si è potuto procedere a fissare la nuova data delle esequie, che si terranno domani, venerdì, alle 10,30 sempre a Montevecchia. Al termine della messa, come da volontà dei famigliari, la salma di Marco sarà trasferita al cimitero maggiore di Merate per la sepoltura.

Con le esequie di domani si chiuderà, senza risposte, il mistero della morte di Marco Bonanomi, il cui cadavere in avanzato stato di decomposizione era stato ritrovato da un addetto alle pulizie in una specie di avvallamento su una spiaggia di Pontal do Sol, molto pericolosa perché vi sono avvenuti parecchi omicidi e spesso vi sono retate antidroga.

Le indagini

L’autopsia, eseguita sul cadavere a un paio di settimane dal ritrovamento, aveva escluso, come si era supporto in un primo momento, la morte per causa violenta. Il medico che aveva eseguito l’esame aveva infatti rilevato l’assenza di ferite o contusioni che potessero essere stata causa del decesso. La scoperta del cadavere del montevecchino, che era partito dall’Italia qualche mese prima, durante il periodo Natalizio, era avvenuta poco dopo il suo allontanamento dalla casa di Juliano Maier de Andrade, con cui viveva. I litigi tra i due erano piuttosto frequenti e Marco potrebbe essersene andato proprio per porre fine ai continui scontri.

Che cosa sia successo nei giorni seguenti nessuno lo sa. Così come non si sa come vissuto nei pochi giorni trascorsi tra l’allontanamento e il suo ritrovamento, ormai cadavere.Dal Brasile, a distanza di sei mesi, risposte non ne sono arrivate. E ora che anche il corpo è stato restituito ai famigliari questa triste storia si chiuderà senza un perché

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