Niente accorpamento con Bellano
L’istituto comprensivo scolastico è salvo

Premana La Regione ha cassato l’istanza dell’amministrazione comunale in Provincia
«Un ottimo risultato per gli alunni, le famiglie. L’autonomia è un’opportunità, non un costo»

Bocciata l’istanza dell’amministrazione comunale premanese, che aveva chiesto di accorpare l’istituto scolastico “Giovanni XXIII” a quello intitolato a monsignor Luigi Vitali di Bellano, rinunciando così all’autonomia scolastica.

Era stata presentata alla Provincia, che stava per varare il Piano di dimensionamento scolastico per il 2024/25, da sottoporre poi alla Regione.

Il 75%

Il passo indietro rispetto al passato non ha trovato riscontro nella riunione di Villa Locatelli, dove la richiesta è stata bocciata perché non aveva il supporto del 75% della popolazione, intesa come peso dei sindaci in base alla popolazione del proprio Comune.

Primo a rendere nota ed a commentare la decisione è il consigliere regionale del Pd Gian Mario Fragomeli, che si è occupato della questione.

«È una buona notizia per ilterritorio dell’alta valle, mi lascia soddisfatto - afferma -. Soprattutto è un ottimo risultato per gli alunni, le famiglie, i Comuni che rientrano nell’ambito dell’istituto. Ed è principalmente per loro che mi sono battuto, sentendo direttamente anche il dirigente scolastico provinciale di Lecco, affinché questo importante presidio non fosse cancellato».

Personalità giuridica

Non è bastato a Premana avere i pareri positivi dei Consigli d’istituto del paese e di Bellano. «Ringrazio i Comuni - aggiunge il consigliere regionale - che hanno condiviso con me la battaglia e permesso questo risultato, ritenendo che l’istituto sia un’opportunità, non solo un costo. Spero che con le politiche che faremo d’ora in poi per l’alta valle non ci siano più problemi del genere. È stato, comunque, importante il fatto che la difesa dell’istituto comprensivo sia stata condivisa da tutto il territorio, che ha creduto nella necessità di tutelare le peculiarità montane, come spesso ho ribadito».

Il consigliere Pd assicura che «finché avrò questo ruolo istituzionale, mi batterò e lavorerò affinché davvero non si parli più, ben oltre il biennio 2024-25, del rischio di chiudere un presidio scolastico tanto importante».

Secondo il sindaco premanese Elide Codega, l’autonomia dell’Ics”Giovanni XXIII” di Premana, alla luce del quadro normativo e dei dati anagrafici raccolti in proiezione futura, non «aveva più possibilità di essere ribadita e sostenuta» come invece era stato ribadito nel passato.

Autonomia significa avere pieni poteri e personalità giuridica anche in deroga alle norme vigenti ma fino ad oggi l’istituto non ha mai avuto un preside ma solo un reggente, che in questi anni è il dirigente dell’Ics “San Giovani Bosco” di Cremeno.

Nel 1997 l’istituto aveva rischiato di perdere l’autonomia e di diventare sezione staccata di Bellano, ma grazie a una sollevazione popolare, con sciopero e raccolta di mille firme, tutto era rientrato.

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