Mano tesa alla sinistra, Bussola mette
sul piatto i soldi al doposcuola

Ballabio L’iniziativa coinvolgeva anche l’opposizione. La giunta trova 15mila euro per non lasciarla finire: un modo per mettersi al riparo dal fuoco “amico”

«La variazione al bilancio riguarda il progetto di doposcuola». Lo spiega Giovanni Bruno Bussola, sindaco di Ballabio, in vista del consiglio comunale di dopodomani. Assemblea fondamentale per il proseguo della sua amministrazione. Sarà infatti rivotato il Du (documento unico di programmazione semplificato al 2022/2024), ma soprattutto il bilancio preventivo per lo stesso triennio. Si tratta dei due punti su cui nell’ultima assemblea del 30 maggio scorso il primo cittadino era andato in minoranza.

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Modifiche

«La variazione che c’è stata riguarda il progetto doposcuola 2022/2023 – indica Bussola –. L’anno scorso il doposcuola era stato realizzato con la collaborazione anche dei consiglieri di minoranza Manuel Tropenscovino e Luca Volpe. Era inserito in un progetto che aveva fondi statali e il Comune aveva pagato solamente tremila euro. Ora che non c’è più il contributo l’iniziativa costerà quindicimila euro. Sono riuscito a strappare un accordo con la Comunità montana della Valsassina che pagherà seimila euro, quindi noi metteremo i restanti novemila. È un investimento importante per le nostre casse. Si tratta di un progetto per cui attendevamo di avere riscontro con un’eventuale variazione a luglio. A questo punto anticipiamo i tempi».

In questo modo il sindaco vuole convincere Ballabio Futura, la minoranza, a non votare contro il bilancio di previsione, rendendo così formalmente innocuo il voto dei tre consiglieri “ribelli” Alessandra Consonni, Marco Pedrazzini e Luca Pirovano. Un’astensione dei quattro membri dell’opposizione garantirebbe infatti il passaggio del bilancio e quindi la sopravvivenza della giunta Bussola, considerando i sei voti praticamente certi del sindaco.

La stampella

Sarebbe una stampella fondamentale per il primo cittadino, almeno per qualche mese, per scongiurare un anno di commissariamento. Nel caso in cui, non dovesse passare il bilancio preventivo, infatti, Bussola andrebbe dal prefetto Sergio Pomponio che, con ogni probabilità, farebbe decadere il consiglio comunale.

Bussola sta lavorando perché questo non accada, ma sarebbe una soluzione a tempo. La proposta per non ricevere il fuoco della minoranza di centrosinistra, oltre al ritorno del doposcuola richiesto da Ballabio Futura, riguarderebbe anche le dimissioni del sindaco nei primi mesi del 2023, per andare al voto nella prima data utile, tenendo un commissariamento breve.

«Auspico che si possa risolvere al più presto la situazione – sottolinea il sindaco –: gli effetti della mancata approvazione del bilancio si stanno sentendo anche riguardo all’organizzazione degli eventi, per fare un esempio. A giugno non abbiamo potuto realizzare nulla. Noi, invece, vorremmo tornare a lavorare senza avere le mani legate».

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