I 12 mesi scanditi da foto di cantieri
«Campagna elettorale anticipata»

Barzio Ai commercianti che l’hanno pagato, non è andata giù l’idea della giunta per il calendario - Il sindaco: «Abbiamo voluto far sapere cosa c’è di nuovo, non ci sono le nostre facce»

«Il calendario comunale del 2024? Non è propaganda. Si tratta di semplice informazione e promozione di cosa accade in paese».

Il sindaco di Barzio Giovanni Arrigoni Battaia risponde così a cittadini e commercianti che, nei giorni scorsi, hanno accusato l’amministrazione comunale di aver realizzato un calendario a scopo elettorale.

«Autocelebrazione»

Occorre però riavvolgere il nastro, per comprendere quella che in paese è ormai diventata una vera e propria tradizione: ogni anno, infatti, il Comune realizza, insieme ai negozianti, un calendario olandese (del tipo classico, con dodici fogli, l’elenco dei singoli giorni e lo spazio per annotare appuntamenti e promemoria).

A pagarne le spese di realizzazione alla grafica sono proprio i commercianti che, in cambio, ricevono sul calendario degli spazi pubblicitari. Un do ut des caratterizzato, di solito, dalla presenza di scatti e immagini del paese: l’anno scorso, ad esempio, il titolo del calendario, che viene poi distribuito alle varie attività, per un totale di duemila copie, era “Antichi mestieri e svaghi”; nel 2023 invece “Barzio, ieri e oggi”.

Per il 2024, il Comune ha pensato a un’idea che non è però piaciuta a tutti, soprattutto in vista del voto dell’anno prossimo: “Tempo al tempo… E nel frattempo” è il nome della nuova edizione dell’almanacco, all’interno del quale le foto non sono più classici scatti d’epoca o panoramici, ma rendering, immagini di cantieri e foto di opere e lavori realizzati negli ultimi anni in paese.

Il “tono” dell’ultima edizione del calendario in salsa barziese non è piaciuto a tutti, con alcuni negozianti che hanno parlato di «campagna elettorale fatta alle spalle, anticipata» e di «autocelebrazione» da parte della giunta.

A raccontare le intenzioni della pubblicazione pensa però lo stesso primo cittadino: «Al posto di mettere le immagini storiche, abbiamo scelto di far sapere cosa c’è di nuovo in paese rispetto a qualche anno fa – commenta Arrigoni Battaia –. Se avessimo voluto fare propaganda, ci sarebbero loghi e facce, che invece mancano completamente. Non c’è nulla di riconducibile alla nostra lista elettorale e, anzi, c’è anche un’opera – ossia la pista ciclabile – pensata e iniziata dalla precedente giunta».

Informare i turisti

Gli altri scatti sono però tutti relativi a cantieri “firmati” dall’attuale giunta. «Abbiamo guardato indietro, agli ultimi 15 anni, e ci siamo resi conto che chi è venuto prima di noi non ha fatto un granché – prosegue il sindaco –. Inevitabile riferirsi alle nostre opere, allora». E ancora: «I commercianti hanno pagato per il calendario e la sponsorizzazione. Hanno avuto entrambe, e il costo complessivo è stato di 112 euro, qualche centesimo a copia. Le polemiche e i dibattiti sono all’ordine del giorno nei paesi, ma qui si tratta solo di informare i turisti del fatto che Barzio non è solo Piani di Bobbio, non certo di propaganda».

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