Alla Sagra delle sagre 100mila presenze

Barzio In attesa del gran finale di questa sera, un primo bilancio dell’afflusso di visitatori all’evento agostano: servita oltre una tonnellata di pizzoccheri

In attesa del gran finale di oggi, con l’ultimo giorno di apertura ed i fuochi d’artificio che chiuderanno l’edizione cinquantotto della Sagra delle sagre, Ferdinando Ceresa traccia un primo bilancio.

«Abbiamo superato abbondantemente la tonnellata di pizzoccheri servita al ristorante. Solo questo da il senso dell’affluenza che c’è stata e gli espositori l’hanno notata - afferma Ceresa –. La sorpresa è stata vedere molta gente la sera, anche quando c’è stato brutto tempo e non se ne aspettava così tanta. La Sagra è un momento di svago anche serale, per fare un acquisto, mangiare qualcosa, ascoltare buona musica. Abbiamo passato abbondantemente le 100mila persone, ancora oltre le edizioni record. Non sono tanto importanti i numeri quantitativamente ma qualitativamente».

Piacevolmente soddisfatti

I tempi sono cambiati e Ceresa fa un esempio: «La Futura Premana, che è presente da sempre, è l’emblema che non è più la sagra di una volta. Hanno capito come sono cambiati i tempi e hanno saputo evolversi e tenere alti livelli. È una capacità imprenditoriale che va loro riconosciuta».

La novità di quest’anno è stata la mezzora di “Tele Sagra” che l’azienda ha messo in onda tutte la mattine dal proprio stand e sull’andamento di questa edizione Giuliana Rusconi conferma: «Effettivamente c’è stato un grande afflusso e siamo piacevolmente soddisfatti. Abbiamo anche rivisto gente che da qualche anno mancava. La Sagra è vincente per il periodo, per l’aria, per una serie di combinazioni che la rendono perfetta. Il momento storico è un po’ particolare - ammette - ma quando c’è la qualità le persone sono disposte a spendere, apprezzano il prodotto».

All’esordio “Angy moda” di Primaluna con borse, indumenti, miele e prodotti derivati: «Non avrei mai pensato di vedere così tanta gente. Bisogna stare qui una giornata per capire. - dice Marco Ciresa - È stata interessante. Sono passati anche tanti stranieri. È un bilancio positivo, ci sono state tante piccole spese, anche se un po’ contenute. Credo che mi ripresenterò il prossimo anno».

Venduto più delle aspettative

Da Grugliasco (Torino) ha fatto la comparsa in Sagra la “Web promotion” che ha proposto la stampa su pergamena delle origini dei cognomi, una curiosa novità: «Ottima. Ci è piaciuta molto - il giudizio di Monica Lagrassa -. Abbiamo visto molta gente, abbastanza per noi. C’è stata qualche ricerca a vuoto ma ci sta, è nella normalità del nostro lavoro».

Le Distillerie imbersaghesi, nuova società nata a settembre dello scorso anno come prima distilleria di gin delle province di Lecco e Como, hanno invece sfruttato la Sagra come vetrina per il loro Ginotto (gin al chinotto): «Per noi è andata abbastanza bene. Non avevamo grosse aspettative, volevamo farci conoscere ed abbiamo venduto anche più di quanto pensavamo - il bilancio di Dario Betti –. Per noi la serata clou sarà quella di domani (oggi, nda)».

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