Stazione e Bachelet, studenti più sicuri

Oggiono Rfi realizzerà un collegamento diretto tra l’istituto superiore e la viabilità del rione Bersaglio - In dirittura d’arrivo il sottopasso che permetterà di raggiungere i due lati della ferrovia senza passare sui binari

Il cantiere per la riqualificazione della stazione ferroviaria avrà la conseguenza di contribuire alla sicurezza degli studenti del vicino istituto superiore Bachelet.

«Rfi ci ha confermato che sta per essere aperto il collegamento diretto con la viabilità del rione Bersaglio, situato alle spalle della scuola - annuncia il sindaco Chiara Narciso - Questa opera si aggiunge alla realizzazione del sottopassaggio dei binari, ormai a buon punto. La costruzione sta avvenendo speditamente e i lavori si concluderanno nell’arco di qualche settimana. Pertanto, col nuovo anno scolastico, gli alunni potranno contare su una condizione di sicurezza molto maggiore».

«L’argomento era già stato affrontato in passato - ricorda - Per noi è la soluzione di un problema annoso, molto serio».

Che cosa cambia

Il Bachelet conta oltre mille studenti e qualche centinaio di insegnanti.

«Il sottopassaggio condurrà i passeggeri da un binario all’altro senza più il pericoloso attraversamento - spiega - mentre il passaggio diretto nella recinzione posteriore della stazione cambierà la mobilità degli alunni: finora l’entrata e l’uscita avvenivano solo dal piazzale di fronte della stazione. Così, ogni giorno centinaia di studenti del Bachelet hanno sempre dovuto compiere un lungo giro attraverso l’intero rione Bersaglio, mentre adesso potranno andare e tornare da scuola in pochi passi. Grazie al sottopasso dei binari si è creata la premessa per questo atteso collegamento dal lato della ferrovia verso la scuola».

Le opere di riqualificazione della stazione riguardano anche la fruibilità per le persone non vedenti, grazie alla creazione di percorsi tattili e alla collocazione di mappe in rilievo.

Lo stato dell’arte

Il sottopasso è un fase di ultimazione utilizzando elementi scatolari alti 2,70 metri e larghi quattro, con rampe fisse di scale larghe due metri e ascensore per abbattere le barriere architettoniche.

È previsto anche l’adeguamento dei marciapiedi per consentire lo stazionamento e l’incrocio di convogli lunghi. Le opere sono in fase di realizzazione a Oggiono, ma anche a Molteno, secondo lo stesso standard già adottato per la stazione di Valmadrera, i cui lavori sono stati completati l’anno scorso.

Le nuove pensiline vengono definite di Tipo C e a Oggiono sono in corso di formazione sul primo binario dal lato del fabbricato per i viaggiatori e sul secondo binario a copertura per un tratto dei marciapiede.

Il progetto comprende l’adeguamento dei servizi igienici pubblici e di vari altri spazi della stazione, oltre che dei monitor e dei diffusori sonori per le informazioni in tempo reale di arrivo e partenza dei treni.

L’investimento

Rete Ferroviaria Italiana Spa ha appaltato i lavori per 7.054.212 euro, di cui 292.535,59 per gli oneri di sicurezza, inclusa la parte del cantiere che riguarda la stazione anche di Oggiono.

A Molteno sono stati segnalati nei giorni scorsi problemi coi residenti, con i picchi di rumore per i lavori notturni e, però, anche con ulteriori disagi legati alla disorganizzazione delle fermate per i bus sostitutivi dei treni, con pendolari fermi in attesa sotto il portico e sulla soglia delle case, ridotte a pattumiere e latrine.

A Oggiono, dove non ci sono case nell’area ferroviaria, nessuno si è finora lamentato.

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