Sequestrati 96 immobili per un valore di nove milioni di euro: sigilli anche a Oggiono

Il Tribunale di Milano ha emesso il provvedimento nei confronti di Maurizio Ponzoni, imprenditore 58enne

Case e appartamenti, alcuni ad Oggiono. Ha toccato anche il territorio lecchese il maxi-sequestro di beni disposto dalla Procura della Repubblica di Milano eseguito dai carabinieri della Sezione di Polizia Giudiziaria.

Si tratta di 96 immobili sparsi nei comuni di Legnano, Parabiago, Busto Arsizio, Lonate Pozzolo, Castellaneta, San Giorgio su Legnano, San Giuliano Milanese, Pero, Turate, Oggiono, Cassano Magnago, di due autovetture e di altri beni mobili per un valore complessivo di oltre 9.500.000 euro. Secondo gli inquirenti sono tutti riconducibili a Maurizio Ponzoni, imprenditore 58enne residente a Rescaldina, vicino agli ambienti della ‘ndrangheta di Legnano e Lonate Pozzolo e finito nell’inchiesta della Dda che aveva smantellato un gruppo dedito all’acquisizione di aziende in difficoltà economiche che poi facevano fallire dopo averle svuotate di tutti i loro beni, chiedendo e ottenendo anche prestiti con la garanzia dello Stato in epoca covid.

La Guardia di Finanza di Milano e Varese ha proceduto anche al sequestro di oltre 265.000 euro giacenti nei conti correnti intestati ai prestanome e alle società colpite dal provvedimento del Tribunale di Milano. A Ponzoni è stata notificata la misura della sorveglianza speciale per 4 anni.

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