La crisi politica: «Giochi di potere»

Bosisio Parini Il gruppo di minoranza Bosisio Viva commenta il ribaltone, l’ultimo in 15 anni - «I nemici tornano amici, Gaiardoni critica la maggioranza, ma lui dov’è stato finora?»

Non si placa il dibattito politico a Bosisio Parini dopo le dimissioni di Walter Gaiardoni da capogruppo di maggioranza e da assessore a Cura del territorio, Affari generali e Rapporti con la cittadinanza. Gaiardoni ha lasciato il gruppo di governo per entrare in quello di minoranza Bosisio nel Cuore.

Il quadro in vista della prossima tornata elettorale nel 2024 vede l’attuale maggioranza che con ogni probabilità riproporrà il sindaco uscente Andrea Colombo. Gli altri due schieramenti saranno invece Bosisio Viva e Bosisio nel Cuore. Nessuno dei tre gruppi ha a oggi ufficializzato i nomi dei candidati al ruolo di primo cittadino.

Improbabili cambi di casacca

«Da 20 anni a ogni termine di mandato assistiamo a improbabili cambi di casacca, sempre con gli stessi protagonisti - esordisce il capogruppo di Bosisio Viva, Giacomo Gilardi, gruppo estraneo alle ultime vicende -. Nel 2009, Gaiardoni litiga con Giuseppe Borgonovo e con l’allora sindaco Filippo Fronterre per la guida della lista e fonda un suo gruppo. Nel 2014 Borgonovo non rinnova la fiducia all’assessore Gabriele Beccalli, che rientra nel 2019 in Bosisio nel Cuore. Poi Gaiardoni e Borgonovo fanno pace e ripropongono un’alleanza, che però trova in disaccordo Paolo Gilardi, che esce per dare vita a Bosisio nel Core».

«Continuiamo con coerenza»

Adesso un altro scossone. «Dopo cinque anni tutto si rimescola, quelli che poco prima erano nemici tornano amici e Gaiardoni lascia Borgonovo per essere accolto a braccia aperte da Paolo Gilardi - rilancia Marta Brambilla -. Assistiamo a giochi di potere e tatticismi che poco hanno a che fare con ciò di cui il paese ha bisogno. Bosisio Viva è estranea a questa logica del cambiare bandiera e continua sulla via della coerenza, incontrando i cittadini per discutere delle soluzioni ai problemi e lasciando ad altri gli scontri per ruoli e poltrone».

Continua Lucia Turati: «Le dimissioni di Gaiardoni da un lato non stupiscono, considerata la natura dei protagonisti e i loro trascorsi, dall’altro però sorprendono per le tempistiche e per le motivazioni date - l’affondo -. Gaiardoni denuncia il fallimento di questa amministrazione chiamandosene fuori, come se non avesse niente a che fare con quelle che lui stesso definisce promesse disattese. Non era un semplice consigliere, ma il capogruppo e un assessore con deleghe in ambiti a nostro avviso trascurati. Davvero non ha responsabilità? Perché se le cose andavano così male non ha mai manifestato dissenso? È rimasto silente, ha sostenuto l’amministrazione e ha approvato tutto per responsabilità o forse perché era più comodo occupare la poltrona e fingere solo adesso dissenso?».

Bosisio Viva prende posizione anche nei confronti di Bosisio nel Cuore. «Paolo Gilardi sembra immedesimarsi in Gaiardoni fin troppo bene e di fatto le sue parole strumentali di stima e coraggio sembrano quasi un tentativo di giustificare se stesso e offuscare le motivazioni della scelta da lui fatta cinque anni fa - conclude Giacomo Gilardi -. Lasciò la maggioranza di Borgonovo per un paventato dissenso verso l’alleanza con Gaiardoni, che oggi con un’incredibile giravolta diventa invece suo alleato. Davvero i protagonisti di questi trasformismi hanno a cuore il bene di Bosisio?».

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