Ferrovia, stop ai rumori. Ma solo per 5 ore

Molteno Dopo un’altra notte difficile per i residenti, ieri pomeriggio incontro tra gli amministratori e Rfi - Ordinanza da rivedere: raggiunto un accordo, stop alle attività di disturbo da mezzanotte alle 5 del mattino

I lavori in stazione ferroviaria si fermano, ma non troppo: cioè, da mezzanotte alle 5.

Ieri pomeriggio - dopo un’altra nottata difficile per i residenti della zona, che hanno chiamato i carabinieri a causa dei rumori provenienti dal cantiere - il compromesso è stato raggiunto durante un incontro tra il sindaco Giuseppe Chiarella (presente con il vice Guido Anghileri e l’assessore Davide Conti) e Rfi insieme all’impresa di Teramo incaricata della riqualificazione.

Sette milioni di euro

Al centro della riunione, richiesta dalla ditta stessa, c’era l’ordinanza di ripristino dei limiti di rumore emanata da Chiarella e notificata mercoledì mattina. Nella notte successiva, fino alla mattinata di ieri, gli operai non si erano tuttavia fermati e la tensione, di questo passo, rischiava di salire alle stelle; nel frattempo, l’impresa appaltatrice aveva appunto richiesto un appuntamento con l’amministrazione.

Il provvedimento di Chiarella era stato pensato dalle 22 alle 6, come reazione e risposta ai problemi dei residenti, esasperati dall’attività 24 ore su 24 per riqualificare la stazione, attualmente irriconoscibile: infatti, è stata completata recintata e messa a soqquadro per rendere possibili gli ammodernamenti, peraltro attesi da anni.

«Siamo consapevoli dell’importanza delle opere in atto - ha detto ieri il sindaco dopo l’incontro -. Ringraziamo Rfi e la ditta, quindi, per la disponibilità al confronto e per avere reso possibile un’intesa finalizzata a ripristinare il diritto dei cittadini al riposo e salvaguardare però anche le necessità della mobilità attraverso l’esecuzione di opere di rilevanza nazionale». L’appalto è di 7 milioni di euro: le opere in corso attualmente, che interessano più da vicino i binari, devono essere eseguite entro il mese di agosto, durante la finestra temporale di stop ai treni.

Il provvedimento di mercoledì riguardava il limite di rumore, ristabilendo il rispetto dei decibel previsti dal piano comunale di zonizzazione acustica; a luglio, invece, il sindaco stesso aveva concesso una deroga totale al piano. «Era stata inizialmente concessa la deroga - ricorda - a patto che l’impresa adottasse cautele che non abbiamo visto». Da ciò il giro di vite .

La protesta in cantiere

L’altra notte i cittadini erano tornati a protestare dunque in cantiere, per chiedere che il rumore cessasse: chi era al lavoro in quel momento - è stato poi riferito - ha tuttavia fatto dire che, della sospensione, non sapeva nulla nonostante l’ordinanza fosse stata correttamente notificata fin dalla mattina; sicuramente, avrebbe potuto essere successivamente impugnata al Tar, con richiesta di una sospensiva che - data la rilevanza del progetto - aveva buone probabilità di essere accolta. L’accordo raggiunto garantisce una parentesi di quiete condivisa, seppure di cinque ore soltanto, per chi vive nelle vicinanze.

© RIPRODUZIONE RISERVATA