Cernihiv colpita dai missili mentre vengono distribuiti gli aiuti lecchesi

L’associazione Cassago Chiama Chernobyl aveva da poco inviato un carico di alimenti che i partner ucraini stavano distribuendo ai bambini delle scuole

Questa mattina tre missili lanciati dal vicino confine russo hanno colpito Chernihiv, uccidendo 14 persone, tra cui due bambini, e ferendo una sessantina di civili. Nella città ucraina ci sono circa una decina di volontari dell’associazione Fondazione Pro Infanzia, partner della Onlus Cassago Chiama Chernobyl. Proprio in questi giorni stava avvenendo la distribuzione di aiuti raccolti nel Lecchese per i bambini delle scuole di Chernihiv e le famiglie colpite dalla guerra.

“L’ultimo bombardamento era avvenuto lo scorso agosto - spiega il presidente di Cassago chiama Chernobyl, Armando Crippa -. Era stato colpito il teatro della città. Questa volta l’attacco è stato ancora più forte. Un hotel dove siamo stati diversi anni fa è stato distrutto e così anche l’ospedale di militare di Koryukivka, a 60 km dalla città. Fortunatamente non abbiamo avuto brutte notizie da nessuno dei nostri contatti, ma siamo molto preoccupati per loro. Vittoria, una ragazza ucraina ospitata spesso da una famiglia del nostro gruppo, frequenta una università situata proprio vicino alla zona colpita. Ci ha chiamato subito per dirci che sta bene. Tutto è successo proprio nei giorni in cui i nostri partner stavano distribuendo gli alimenti che abbiamo raccolto quest’inverno nei supermercati del nostro territorio e che abbiamo inviato nell’ultima recente spedizione”.

L’associazione non ha mai smesso di sostenere la popolazione ucraina da quando la guerra è cominciata. “La scorsa estate abbiamo ospitato 10 ragazzi di Chernihiv e altri otto nel periodo natalizio - prosegue Crippa -. Vogliamo organizzare un nuovo progetto di accoglienza per quest’estate. Non ci siamo mai fermati con gli aiuti e ora vogliamo far sentire ancora di più la nostra vicinanza alla popolazione colpita da questa tragedia che ci lascia inermi”.

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