Caserma dei pompieri nel limbo

Merate Il Comune si riorganizza dopo il forfait della ditta che si era aggiudicata l’appalto

La scorsa settimana, davanti ai pompieri, il sindaco di Merate Massimo Panzeri ha promesso che entro la fine del suo mandato l’ampliamento della caserma dei vigili del fuoco sarà ultimato.

«L’impegno a fare il possibile e anche di più c’è», assicura anche adesso, ad alcuni giorni dalla difficile decisione di rescindere il contratto con la Edilconfort di Verona, che nel novembre 2021 si era aggiudicata la gara impegnandosi a realizzare l’intervento per poco più di 800 mila euro.

A distanza di quasi due anni, dopo un avvio a rilento e un paio di sospensioni provocate dai problemi di approvvigionamento dei materiali (ma che avevano lasciato intuire una certa difficoltà a procedere) l’azienda ha dato forfait non riuscendo più a portare avanti il cantiere.

E così, un intervento che sulla carta doveva essere portato a termine in dodici mesi, in due anni non è arrivato neppure alla metà.

E ora? «Entro la fine del mese sarà redatto lo stato di consistenza di quanto realizzato - risponde l’ingegnere Andrea Beretta, direttore dei lavori - Ad occhio e croce siamo attorno al 44 per cento. Con le varie contabilizzazioni, si salirà di qualche punto, ma penso che non arriveremo al 50 per cento».

Intanto, per non lasciare che passi altro tempo, si sta lavorando per predisporre i progetti necessari per procedere con la gara d’appalto che dovrà assegnare il completamento di quel che resta ancora da realizzare.

«Ci vorranno sicuramente mesi - fa sapere Beretta - Poi, una volta fatta la gara, i lavori dovrebbero essere completati in sei mesi». Se la tempistica dovesse essere confermata, per la metà del 2024, a meno di ulteriori spiacevoli sorprese, saranno pronte le nuove rimesse per i pompieri, gli spazi destinati alla protezione civile e anche la torre di manovra per l’allenamento dei vigili del fuoco.

«Le strutture sono quasi terminate - assicura l’ingegnere - Manca da ultimare la torre di manovra dei pompieri. Poi le finiture e i servizi interni e i serramenti». Alla rescissione (anche se, giuridicamente parlando non si può parlare di decisione concordata), Comune e impresa sono giunti dopo essersi confrontati più volte.

«L’azienda se ne è andata perché si è trovata in difficoltà sotto il profilo della liquidità, avendo in corso più cantieri - fa sapere Beretta - Per andargli incontro, nel corso di questi due anni, sono state concesse le proroghe. Alla fine, tuttavia, ci siamo guardati in faccia e ci siamo resi conto che questa sarebbe stata la scelta migliore».

Sempre stando a Beretta, il cantiere di via degli Alpini ha scontato anche l’aumento dei prezzi: «L’appalto è datato 2020 e da allora i costi sono aumentati. È vero che per farvi fronte c’è un fondo statale ma ha i suoi tempi ed evidentemente non coincidono con quelli dell’azienda».

E il sindaco? «Fortunatamente - commenta - non si tratta di un intervento che inficia l’attività dei pompieri. Hanno atteso tanto. Speriamo ora di riuscire a ultimare l’intervento quanto prima».

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