Airuno, senza clamori
l’ultimo addio al professore

Airuno Oggi i funerali in forma privata di Carlo Gilardi, deceduto all’hospice. Presenti una settantina di persone Cordone di forze dell’ordine per tenere a bada eventuali contestatori che non si sono presentati all’appuntamento

Una settantina di persone in tutto per l’addio a Carlo Gilardi.

I nomi degli ammessi alla cerimonia funebre celebrata in forma privata, così come stabilito dai famigliari più stretti, affissi in bacheca, uno sotto all’altro, fuori dalla chiesa dei santi Cosma e Damiano.

All’ingresso, carabinieri, polizia locale e uomini della Digos a controllare che tra i banchi della chiesa parrocchiale non si infilasse nessun contestatore e che la funzione si svolgesse senza incidenti o intoppi.

Sbarramento

Uno sbarramento che, tuttavia, non è neppure servito.

Alle esequie infatti non si sono presentati né quelli del comitato per la libertà di Gilardi né gli inviati delle Iene. Solo una donna, a titolo personale, ha cercato di convincere chi controllava l’ingresso a lasciarla entrare ad assistere alla messa anche se il suo nome non era tra quelli dell’elenco. Alla fine, dopo qualche protesta, si è rassegnata, deponendo fuori dalla chiesa il mazzo di fiori portato per il professore.

Dentro, nel frattempo, la messa d’addio, secondo le richieste di Carlo Gilardi. Con il parroco don Ruggero Fabris che ha rinunciato all’omelia.

Una volta conclusa la funzione, il feretro, affidato a una bara di legno chiaro, molto semplice, sormontata da un crocifisso, è stato scortato da polizia locale e carabinieri al cimitero, per l’inumazione della cappella di famiglia dei Pizzagalli Magno.

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