Zamperini: «Motorizzazione all’Utr».
Ma Piazza: «Spazi non più disponibili»

Fratelli d’Italia ma anche Lega scendono in campo contro l’ipotesi della delocalizzazione a Como degli uffici lecchesi. Ma non c’è una soluzione condivisa

Fratelli d’Italia ma anche Lega scendono in campo contro l’ipotesi della delocalizzazione a Como degli uffici della Motorizzazione. In primis il partito del consigliere regionale Giacomo Zamperini, con un comunicato firmato da tutte le cariche politiche legate a Fratelli d’Italia del territorio, si stupisce che la questione non sia stata affrontata per tempo, accusando velatamente e senza mai citarli Provincia e Comune di immobilismo. Poi però Giacomo Zamperini dichiara: «Ho preso contatti con il Sottosegretario dell’Economia e delle Finanze, Lucia Albano, chiedendo un suo interessamento presso il Demanio, e mi attiverò in Consiglio Regionale affinché si valuti, in via sperimentale e temporanea, la possibilità di utilizzare gli spazi dell’Utr di Lecco. In subordine, so che nel palazzo della Provincia a piano terra ci sono locali liberi lasciati dagli uffici comunali (Commercio e Suap). Inoltre ci sono piani utilizzati per metà in corso Promessi Sposi negli uffici ex Cnr».

Mauro Piazza, sottosegretario regionale della Lega, da parte sua ribalta la velata accusa di immobilismo portata verso la Provincia a guida centrodestra e Lega, accusando il Pd di aver generato questo problema: «Il nostro senatore Arrigoni aveva fatto un’interpellanza a Del Rio sul tema il 16 marzo 2017. Qualcuno (Fragomeli del Pd, n.d.r.), invece di fare interrogazioni in consiglio regionale ed era in Parlamento avrebbe dovuto perlomeno essere informato di questa decisione che si è sviluppata in seno al Ministero dei Trasporti». Ma sulla proposta di Zamperini taglia corto: «Prima di rivolgermi a Camera di Commercio chiaramente abbiamo fatto verifica degli spazi regionali e non c’è questa possibilità all’Utr, ufficio territoriale regionale. Negli spazi che avrebbero potuto essere utilizzati è stato ricavato il laboratorio sperimentale degli infortuni sul lavoro, per cui quegli spazi non sono più a disposizione. Sarà il primo laboratorio italiano di questo tipo».

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