Teatro della società di Lecco, mezzo milione per torre e sipario

Nuovo stanziamento da parte del Comune per completare i lavori di restauro. Si interverrà sui macchinari per gestire scenografie e illuminazione

«I soldi servono per la torre scenica, non per la conchiglia acustica». L’ assessore ai lavori pubblici di Lecco fa chiarezza sui nuovi fondi stanziati per il restauro del Teatro della Società. Alcuni giorni fa, in commissione bilancio è stata presentata la cosiddetta “manovra di aprile”, ovvero l’applicazione dell’avanzo di amministrazione per circa 8milioni 200mila euro. Una quota consistente , 450mila euro per l’esattezza, è stata destinata alla ristrutturazione del Teatro della Società.

Il restauro

«Parte di questi fondi – spiega l’assessore Maria Sacchi – verrà utilizzata per il restauro della torre scenica posta sopra il palco. Si tratta di quell’insieme di macchinari a disposizione delle compagnie teatrali per gestire l’illuminazione e la movimentazione delle scenografie durante gli spettacoli. Quest’intervento non riguarda l’acustica».

In passato la questione dell’acustica del teatro è stata oggetto di discussione in città. Tra le possibili soluzioni emerse nel dibattito, c’era anche l’installazione di una “camera acustica”, ossia una struttura composta da pannelli riflettenti e diffondenti in legno ed in grado di proiettare la musica dal palco verso la platea e i palchetti.

La voce

Quest’intervento non rientra nei piani dell’amministrazione, almeno attualmente. «La rimozione dell’amianto dal tetto – precisa comunque l’assessore Sacchi – ha determinato un sensibile miglioramento dell’acustica nel teatro. Lo abbiamo accertato attraverso specifiche rilevazioni, effettuate con l’ausilio di un tecnico specializzato al termine dei lavori del primo lotto. Nel progetto esecutivo del secondo lotto, peraltro, saranno inseriti ulteriori accorgimenti tesi a ridurre ancora di più la rumorosità dei nuovi impianti».

L’altra parte di questi 450mila euro, invece, saranno destinati al restauro dello storico sipario dipinto a tempera da Andrea Mantegazza verso la metà del diciannovesimo secolo. Questo sipario, in particolare, raffigura l’ingresso di Azzone Visconti a Lecco e fu utilizzato durante l’inaugurazione del teatro, svoltasi il 23 ottobre 1844 con la messa in scena di “Anna Bolena” di Gaetano Donizetti.

Il teatro della società è chiuso da giugno 2017 dopo che ne fu accertata l’inagibilità a causa dei problemi strutturali riscontrati nel soffitto. Negli anni scorsi sono stati effettuati i lavori del primo lotto, i quali hanno previsto, tra le altre cose, la rimozione del dipinto di Orlando Sora dal soffitto e la sua riapposizione dopo la bonifica dall’amianto, la coibentazione del tetto, alcuni consolidamenti parziali della copertura principale e una consistente riqualificazione degli impianti.

Il costo complessivo dell’opera era pari 2milioni 600mila euro, coperti con un contributo regionale da 700mila euro e risorse proprie del comune per 1milione 900mila euro. Ora è in corso la progettazione esecutiva del secondo lotto di lavori, teso a realizzare una serie di opere complementari quali, per esempio, il restauro delle facciate, della sala teatrale, dei palchetti e delle sale al primo piano.

L’investimento complessivo previsto in questa seconda fase ammonta a 3milioni 160mila euro ed è completamente finanziato con risorse proprie del comune di Lecco.

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