Levata di scudi delle minoranze:
«Caro Gattinoni, così non va»

«Questo è il nostro modo di lavorare». C’è stata innanzitutto una rivendicazione di metodo, basato sull’ascolto dei cittadini, nell’assemblea comunale delle opposizioni.

A chiarirlo, di fronte al folto pubblico giunto nell’aula di via malpensata, è Peppino Ciresa nel suo intervento iniziale. «Con questa serata – ha affermato l’ex candidato sindaco – vogliamo spiegare la situazione di alcune tematiche fondamentali per la città su cui la giunta Gattinoni “dimentica” di lavorare nelle sedi istituzionali, impedendo un’opposizione costruttiva. Vogliamo offrire ai cittadini uno spazio di ascolto delle criticità vissute in prima persona e determinate da scelte amministrative non condivise».

La distanza rispetto all’attuale amministrazione è netta ed è stata articolata nel merito attraverso i successivi interventi, ognuno incentrato su uno specifico tema. «L’attuale progetto del nuovo lungolago – ha spiegato Filippo Boscagli – mette in difficoltà chi vive e chi lavora. 1500 firme di lecchesi descrivono bene la difficoltà al confronto e al dialogo dell’amministrazione. Alla richiesta di parcheggio degli esercenti del lungolago è stato risposto di parcheggiare al liceo, circa un chilometro dai locali. È stato detto che ci sarà la zona Caviate ex Villa Brick. Ma quando?».

Secondo Boscagli, la rivoluzione viabilistica prevista nella zona del liceo Grassi avrebbe due problematiche: le sperimentazioni per essere efficaci devono essere fatte in condizioni normali; come rilevato dalla stessa Linee Lecco, ci potrebbero essere problemi per il passaggio dei pullman. «Non discuto i lavori del teleriscaldamento ma vanno controllate le imprese che li fanno vedendo come vengono lasciati gli asfalti», ha chiosato l’esponente di Fratelli D’Italia. Emilio Minuzzo è invece intervenuto sulla questione del centro sportivo Bione. «In questi tre anni – ha ricordato il capogruppo di Lecco Ideale – Lecco Merita di Più – gli impianti non sono stati recuperati ed anzi la piscina è stata chiusa al pubblico repentinamente, maldestramente e con tempismo pessimo».

Nonostante le rassicurazioni dell’assessore, ha aggiunto Minuzzo, gli spogliatoi del campo 1 e la pista coperta outdoor non sono ancora stati completati. Il suo collega di partito, Simone Brigatti, ha posto l’attenzione sul bilancio e sui tanti aumenti di tariffe a carico dei cittadini, dall’addizionale Irpef ai parcheggi fino ai buoni pasto. «Non si capisce perché tutti questi aumenti siano necessari se poi non rientrano concretamente nelle tasche dei cittadini» ha evidenziato Brigatti.

A sua volta, Corrado Valsecchi, capogruppo di Appello Per Lecco, ha ricordato un’altra questione irrisolta. «Era tutto pronto – ha affermato l’ex assessore ai lavori pubblici - per trasferire gli uffici comunali nello stabile di via Marco d’Oggiono. C’era la copertura finanziaria totale, con fondi Pnrr. C’era un parcheggio comodo lì vicino come la Piccola». Nonostante questo, ha puntualizzato Valsecchi, l’Amministrazione ha abbandonato il progetto.

Tra gli effetti di questa scelta c’è anche il mancato abbattimento della parte meno nobile del comune, ovvero ragioneria e anagrafe. Questo avrebbe permesso di avere in Piazza Sassi l’hub dei bus. “Quale sarà l’impatto sul traffico dell’hub in via Balicco? – si è chiesta Cinzia Bettega, capogruppo della Lega – Quale sarà l’impatto sull’inquinamento e sulla sicurezza? Per altro, adesso sembra che di hub ce ne vogliamo due. Nel mentre, nessuno interviene per mettere in sicurezza via Ferriera”.

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