Baby Gang e Simba la Rue, i legali: «Dai giudici valutazioni morali»

I legali Niccolò Vecchioni e Jacopo Cappetta hanno presentato ricorso in appello contro le condanne dei noti trapper lecchesi Mohamed Lamine Saida, detto Simba La Rue, e Zaccaria Mouhib, ossia Baby Gang.

Alcune scelte “linguistiche” dei giudici “paiono addirsi più alla prosa romanzesca che a quella giudiziaria” e dimostrano una “malcelata avversione” nei confronti degli imputati, con “un giudizio di tipo moralistico e valoriale” perché considerati “emblemi di due fenomeni sociali oggi particolarmente invisi, ovvero quello delle cosiddette ’baby gang’ e della musica trap”. Sono passaggi dell’atto con cui i legali Niccolò Vecchioni e Jacopo Cappetta hanno presentato ricorso in appello contro le condanne dei noti trapper lecchesi Mohamed Lamine Saida, detto Simba La Rue, e Zaccaria Mouhib, ossia Baby Gang.

Condanne, Simba La Rue a 6 anni e 4 mesi e Baby Gang a 5 anni e 2 mesi, inflitte a metà novembre nel processo abbreviato con al centro la sparatoria, avvenuta nella notte tra il 2 e il 3 luglio 2022 in zona Corso Como, a Milano, in cui rimasero feriti due senegalesi. Nelle motivazioni del verdetto a carico di otto imputati, scrivono ancora i legali, i trapper e gli amici “vengono definiti ’altezzosi’ e in un passaggio addirittura ’razzisti’”, mentre sono “immigrati” e nel corso del processo “hanno risarcito le persone offese ed espresso rammarico per l’accaduto”.

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