Assemblea autoconvocata, no alla sala consiliare. Le minoranze: «È censura»

Revocata la concessione per l’utilizzo della sala consiliare ai gruppi di minoranza Lecco Ideale - Lecco Merita di Più, Lega Nord, Fratelli d’Italia e Appello per Lecco, che avevano autoconvocato per giovedì alle 18.30 un’assemblea comunale aperta a tutti. Dura la reazione delle opposizioni, che parlano di censura. L’assise si terrà lo stesso, ma in un’altra sede.

«Dopo il nulla dei consigli comunali ufficiali, il niente portato nelle commissioni, gli incontri di presentazione ai cittadini di temi mai condivisi con i consiglieri, l’ascolto non ascolto che risponde solo alle domande comode ma non a quelle scomode, le tempistiche lunghissime di risposta alle più che legittime istanze di accesso agli atti, finalmente l’amministrazione comunale di Lecco si leva la maschera e apertamente ha censurato un più che legittimo momento propositivo voluto dai consiglieri di opposizione, revocando la concessione di utilizzo della sala consigliare per la serata dell’11 aprile», scrivono in una nota Lecco Ideale - Lecco Merita di Più, Lega Nord, Fratelli d’Italia e Appello per Lecco.

«Davanti alle falsità del comunicato stampa della maggioranza sulla condivisione delle scelte nelle sedi istituzionali - la posizione dei gruppi di minoranza - esempio lampante sono tutte le ultime modifiche alla viabilità senza la condivisione di un dato con i consiglieri di minoranza, oppure le tante decisioni importanti apprese dai media senza passare dalle sedi istituzionali, non stupisce la volontà di zittirci attaccandosi ad un regolamento che comunque permette l’utilizzo della sala consiliare per comunicazioni su temi che abbiano l’apprezzamento della amministrazione: probabilmente i nostri temi non saranno apprezzati dalla giunta Gattinoni, ma sicuramente lo saranno dai cittadini che ogni giorno ci interpellano perché vedono la città allo sbando».

L’assemblea comunale è stata spostata nell’aula riunioni e formativa di via Malpensata 6, giovedì 11 alle ore 18.30, «sapendo - conclude la nota - che per i cittadini lecchesi l’importante non è dove, ma che finalmente vengano trattati questi temi fondamentali per il futuro della città!»

«Non è stata vergognosamente accolta la nostra proposta di poter fare la riunione nella sala consiliare del Comune in quanto richiesta da consiglieri liberamente eletti dai cittadini - rincara la dose Corrado Valsecchi, Appello per Lecco - L’arroganza di questa amministrazione non conosce limiti. Parleremo delle scandalose vicende di questi tre anni: il Bione e la chiusura temporanea della piscina , il mancato utilizzo dell’ex politecnico di via Marco d’Oggiono come sede municipale, l’Hub dei Bus e la richiesta di esproprio, le spese folli del comune e l’uso improprio delle maggiorazioni irpef, la viabilità e le sperimentazioni che creano disagi e confusione, il bilancio comunale e altro ancora. Chiediamo ai cittadini di partecipare a questo evento anche per manifestare la vostra insoddisfazione verso le politiche miopi e intolleranti di questa amministrazione».

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