Amianto, killer silenzioso. Venti le segnalazioni ancora aperte a Lecco

“Prevenire è meglio che curare”. Venerdì 26 aprile alle 18 in piazza XX Settembre a Lecco, a Palazzo delle paure artisti, scrittori, musicisti e soprattutto volontari di vari associazioni affronteranno il problema dell’amianto che ancora oggi miete vittime silenziose: solo troppo tardi sanno di essere state a contatto con le fibre d’amianto che causano non solo mesotelioma, ma anche vari tipi di tumore all’apparato respiratorio e fonatorio.

Il linguaggio della cultura serve per parlare di lotta contro il mesotelioma e darle risonanza, come ha sottolineato il vicesindaco Simona Piazza. “Questa - ha precisato Piazza – è un’importante occasione per veicolare messaggi importanti e confrontarci su pericoli così silenziosi come il mesotelioma. Spesso, pur non sapendolo, siamo a contatto con situazioni pericolose e conoscere vuol dire prevenire”. Anche l’assessore all’Ambiente Renata Zuffi ha ben presente cosa voglia dire esporsi all’amianto: “Ci si può ammalare in tanti modi, di mesotelioma. E ancora oggi il residuo della nostra storia industriale ci perseguita. Dobbiamo ricordarlo: tutelare il lavoratore, oggi come allora, vuol dire tutelare e promuovere nel tempo non solo i lavoratori, ma tutti i cittadini”. Chiara Pirastru dell’ufficio Ambiente ammette che a seguito della ricezione di segnalazioni di presenza di amianto, si attiva un procedimento amministrativo che va ad accertare chi è il responsabile della copertura in amianto (ma ci sono anche segnalazioni di altri manufatti in amianto), e qual è lo stato di conservazione della copertura. L’indice di degrado è la variabile più importante. Il che può portare alla bonifica entro tre anni, o entro un anno, dalla relazione, oppure al semplice controllo, con verifiche biennali. Una ventina le segnalazioni aperte in generale a Lecco; solo tre le segnalazioni arrivate nel 2023 e una nel 2024.

La presidente del Gam Gruppo aiuto mesotelioma Cinzia Manzoni, figlia di Angelo vittima dell’amianto, combatte da tempo la battaglia, mai vinta per sempre, della prevenzione contro i rischi dati dall’inquinamento da queste fibre: “Lo sportello amianto attivo dal 2016 è presente, sempre su appuntamento, tramite i nostri contatti in Comune, il martedì, tutte le settimane o al minimo una volta al mese. Sono i cittadini che ci devono aiutare a ripulire l’aria di questa città come di tutto il territorio. L’amianto è ancora ben presente in questo territorio così industriale. La maggior parte dei tumori polmonari, della gola, vengono dall’amianto. Abbiamo fatto appuntamenti anche al Bachelet di Oggiono e nell’evento del 26 aprile, a due giorni dalla giornata del 28 aprile sulle vittime dell’amianto, presenteremo le associazioni “Gabry nel cuore” e “Angelo Di Napoli”, rappresentate rispettivamente da Ester Intini e Carmen Cannistra, parenti di vittime dell’amianto: dobbiamo agire arrivando al cuore delle persone, perché i dati sono sottovalutati mentre le storie arrivano al cuore delle persone”. Con il connubio delle associazioni, dell’amministrazione, della musica e delle opere d’arte del maestro Carlo Maria Giudici, si potrà toccare con mano cosa vuol dire, ancora oggi, la parola “amianto”. La violoncellista Maria Antonietta Puggioni e la scrittrice Virgini Benenati autrice de “Le ragazze fantasma”, faranno da corollario alla giornata.

© RIPRODUZIONE RISERVATA