Squilla il telefono: «Suo nipote si è fatto male». Truffatori in azione a Mandello

Chiamano fingendosi amici di un nipote che ha avuto un incidente e che ora necessita di soldi per riuscire a sistemare la questione. Ennesima giornata di tentativi di truffe in paese, con telefonate che sono arrivate in alcune case di Olcio ma anche in centro paese. Fortunatamente ai truffatori è andata male, anche grazie alla campagna di sensibilizzazione messa in campo dall’assessore ai servizi sociali Guido Zucchi, che proprio domenica scorsa ha organizzato lo spettacolo teatrale “Occhio per occhio, dentiera per dentiera”, contro i raggiri, per rendersi conto di quanto sia facile incappare nella rete dei malintenzionati. Spettacolo seguito da un incontro con i carabinieri della stazione locale, che hanno dato consigli ai presenti e spiegato i trucchi dei truffatori.

Purtroppo nelle scorse settimane due anziani, ultra ottantenni, uno residente nella zona del centro e l’altro nelle frazioni alte del paese, sono finiti nella trappola dei truffatori che si sono fatti passare per amici dei nipoti consegnando soldi e in un caso anche gioielli. Nel mirino soprattutto i meno giovani in quanto ormai sono rimasti perlopiù solo loro, oltre ad aziende ed uffici, ad avere il telefono fisso, o comunque ad essere a casa in orari non lavorativi La modalità è ormai consolidata: chiamano a casa dei nonni facendosi passare per i nipoti dicendo di essere ricoverati in ospedale e di avere bisogno di soldi per le cure. Soldi da consegnare ad una persona mandata direttamente a casa, che neppure il tempo di abbassare il ricevitore è già alla porta per ritirare i contanti.

Tra i tanti casi anche quello di una nonna che ha fatto notare alla finta nipote di avere una voce diversa, quando questa ha prontamente risposto di avere la maschera dell’ossigeno, l’anziana ha capito che era un raggiro. A febbraio i soliti ignoti si erano fatti passare per i carabinieri di Colico e con una telefonata avevano convinto più persone a presentarsi velocemente in caserma, così da lasciare libera l’abitazione per tentare di rubare o di avviare truffe ai danni dei parenti anziani. Truffe sempre più numerose e che a volte non vengono neppure denunciate per vergogna, per essere cascati nella trappola senza rendersi conto del raggiro.

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