Pesca di frodo, ritirati sei chili di agoni
Quindici multe e attrezzature confiscate

Ritirate tre attrezzature per la pesca, retini e quadrati, e fatte quindici sanzioni, in media da 100 euro l’una, a pescatori che andavano “de sfroos”, ovvero intenti a pescare agoni nel periodo di divieto.

L’apertura

«La pesca all’agone si apre oggi, 15 giugno, ma nei giorni scorsi durante i controlli serali sono state ritirate tre attrezzature per la pesca tra Bellano e Dorio, un a Bellano alla foce del Pioverna, un’altra in direzione di Oro sempre a Bellano, e una a Dorio. Complessivamente sono stati sequestrati sei chili di agoni - dice Stefano Simonetti, presidente della Fipsas, la federazione italiana che si occupa di pesca sportiva e attività subacquee -. Le verifiche sono state fatte dalla polizia provinciale con i carabinieri forestali, i guardia pesca e i volontari Fipsas, il tutto in una serie di verifiche sul lago nell’ambito dei servizi di vigilanza che abbiamo organizzato in questo periodo. I pescatori di frodo sono perlopiù gente del posto, di mezza età e che conoscono bene i luoghi dove abbondano gli agoni, e ne approfittano nel periodo in cui è vietato pescarli».

Ogni anno la stessa storia, ma ci sono stati anche casi per così dire strani «lo scorso anno due ragazzi come se nulla fosse giravano con l’attrezzatura per pescare agoni, chiaramente quando ancora era vietato, ma erano sprovveduti perché non sapevano neppure del divieto – prosegue Simonetti -. Ci sono poi i veri “bracconieri” che pescano abusivamente grandi quantità di pesce».

Per evitare che l’agone venga pescato anzitempo e per garantirne la riproduzione, ne viene vietata la pesca nel primo periodo di frega, aprendola nella seconda metà di giugno.

Da oggi però la pesca sarà permessa e tra le mete più scelte dai pescatori di agoni ci sono soprattutto i paesi dell’alto lago, Bellano, Dervio e Dorio.