Oltre duemila abeti da abbattere sul monte Muggio. Colpa del Bostrico

Oltre 2.500 abeti dovranno essere abbattuti nella pecceta di Tedoldo, alpeggio nei pressi di Vendrogno, territorio comunale di Bellano. La colpa è del bostrico tipografo, piccolo coleottero che attacca prevalentemente l’abete rosso. L’insetto si sviluppa sotto la corteccia scavando intricate gallerie, che interrompono il flusso della linfa e porta la pianta alla morte in breve tempo. In questi giorni il Consorzio Forestale Lecchese ha iniziato i lavori di abbattimento degli alberi malati, intervento necessario a preservare la parte sana del bosco.

“Purtroppo, numerosissime piante sono state attaccate da questo sgradito ospite – dichiara Antonio Rusconi, sindaco di Bellano - La situazione è davvero grave: ci sono di molti alberi già morti e pericolosi, in quanto prossimi alla caduta. Senza contare gli abeti già schiantati al suolo. Inoltre gli esemplari attaccati dal bostrico, sono dannosi per gli alberi ancora sani. Questo intervento, inoltre, è di particolare urgenza non solo per motivi fitosanitari, ma anche per questioni di sicurezza e pubblica incolumità, considerata la vicinanza degli alberi con la strada comunale”.

L’intervento sulla pecceta di Tedoldo, che è stato valutato e concordato con la Comunità montana Valsassina e con il Consorzio Forestale Lecchese, porterà al taglio di circa 2.500 abeti rossi piantati dall’uomo

“Al termine di questa operazione l’ambiente della pecceta sarà radicalmente cambiato – continua Rusconi – Purtroppo, però, non c’è altro modo per superare questo grave problema. Senza un intervento deciso, la situazione potrà solo peggiorare. Un esempio di ciò che sta accadendo e che accadrà lo si è visto in passato a San Grato, sempre a causa del bostrico. Provvederemo poi alla sostituzione del bosco con la piantumazione di specie autoctone che accelereranno la ripresa del bosco stesso”.

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