Lite tra vicini per sacchi e tubature, l’assessore Pierluigi Beghetto ucciso a colpi di falcetto

Un nuovo litigio e poi la tragedia. Prima una botta in testa con una mattonella e dopo una serie di colpi al petto e alla gola inferti con un falcetto da giardino.

Pierluigi Beghetto , 53 anni, assessore comunale a Esino dove ha una seconda casa, ma residente a Usmate (provincia di Monza), è stato ucciso ieri mattina all’esterno della sua abitazione in via Stoppani, un vicolo a poche decine di metri dal Comune.

In arresto Luciano Biffi, sessant’anni, da poco tempo tornato a vivere stabilmente in paese, artista di strada e sassofonista. I due abitavano nella stessa palazzina, uno al pian terreno e uno al secondo piano. Ieri qualche minuto prima delle 9, quando si sono nuovamente incrociati, è scoppiato l’ennesimo litigio.

Se in passato le discussioni avevano riguardato perlopiù una perdita idrica e dei tubi ammalorati che Biffi non voleva sostituire, ma che avrebbero causato infiltrazioni d’acqua, sembra che questa volta - secondo una primissima ricostruzione dell’accaduto - ad avviare la discussione sia stato il posizionamento di un sacco di pellet.

Il presunto omicida si sarebbe così scagliato con estrema violenza contro l’assessore, colpendolo ripetutamente. Una volta compiuta l’aggressione, sarebbe stato lui stesso a chiamare le forze dell’ordine per riferire quanto accaduto.

Anche un altro vicino, residente in una palazzina a breve distanza, avrebbe dato l’allarme sentendo provenire le urla dal vicolo, situato in una zona che vede la presenza perlopiù di seconde case e quindi ieri mattina con pochissime presenze.

L’elicottero del 118, giunto da Sondrio ha raggiunto l’abitato di Esino, verricellando l’équipe medica lungo la strada provinciale. In paese è poi arrivata anche un’ambulanza del Soccorso Bellanese. Forze dell’ordine e sanitari non hanno però potuto far altro che costatare il decesso di Beghetto. L’area è stata delimitata dai carabinieri, per preservare la scena del crimine dalle numerose persone che stavano accorrendo. Infatti la notizia è rapidamente corsa per tutto il paese, provocando grande sgomento.

A condurre le indagini il sostituto procuratore Giulia Angeleri , giunta a Esino insieme ai vertici dell’Arma e alla Scientifica per i rilievi del caso. Sul marciapiede di via Stoppani, infatti, era presente una grande quantità di sangue.

Biffi è quindi stato prelevato dai carabinieri per essere sentito direttamente in caserma.

Nel corso del pomeriggio di ieri è stata poi diramata una nota a firma del procuratore Ezio Domenico Basso con la quale viene resa nota la formalizzazione dell’arresto a seguito dell’omicidio volontario: «Un sessantenne - si legge - avrebbe aggredito con un falcetto da giardinaggio il vicino di casa cinquantaquattrenne al termine di un diverbio; in conseguenza delle ferite riportate quest’ultimo decedeva. Al momento il soggetto si trova in stato di arresto».

Anche il sindaco Pietro Pensa e i familiari della vittima hanno raggiunto il luogo della tragedia. A Esino è stato proclamato il lutto cittadino.

La salma di Beghetto è stata portata alla camera mortuaria dell’ospedale di Lecco. Con tutta probabilità verrà eseguita nelle prossime ore l’autopsia.

Secondo quanto è stato possibile apprendere, a causare la morte dell’assessore sarebbe stati svariati colpi di falcetto: uno che gli avrebbe reciso la gola e altri particolarmente violenti al petto, segno che l’assassino sembra aver agito con impeto prolungato.

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