Guzzi, un mito senza tempo. In 1.500 a celebrare i 103 anni della casa dell’Aquila

E’ stato il primo cittadino di Mandello Riccardo Fasoli a decretare il successo di questa 16° edizione dell’Avviamento Motori appuntamento che dà così l’avvio prossimo alla Primavera. Un appuntamento che quest’anno ha davvero richiamato moltissimi appassionati e non solo guzzsti nel parcheggio antistante la gloriosa fabbrica di motociclette che da soli due giorni ha compiuto 103 anni e che racconta una grande storia! L’appuntamento voluto in primis da Mario De Marcellis del club G:P. (Guzzi-Parodi) che da un paio di anni ha passato il testimone organizzativo al gruppo Antiche Moto Brianza guidato dal presidente Angelo Pellegatta e dal suo numeroso staff. Ma la famiglia De Marcellis non ha voluto saltare la kermesse datata 2024 e addirittura s’è presentata alla passerella con altri otto componenti per continuare la tradizione giunta così alla quarta generazione. Ma era ma per tutti c’era un obbligo bisognava essere in sella alle moto della casa dell’aquila. Organizzazione impeccabile e pubblico valutato in ben oltre un migliaio che non ha creato nemmeno il minimo problema alle oltre 30 persone schierate a sicurezza sui circa cinquecento metri dello sviluppo del percorso. Le moto di piccola cilindrata hanno aperto l’evento portando il ricordo dei vari mezzi come il Galletto lo Stornello, lo Zigolo e il Dingo, moto che solo ai più giovani erano sconosciute. Molti le ricordano anche per gli spot televisivi che Carosello negli anni sessanta metteva in onda. Numeroso il gruppo dei Prototipi che hanno costretto gli organizzatori a dividerli in due gruppi per non intasare il tratto di strada proprio davanti al mitico cancello rosso. Anche i sidecar hanno avuto il loro momento di gloria anche perché su uno di questi tre ruote c’era una arzilla nonnina la signora Silvana che alla veneranda età di 92 anni ha accompagnato il figlio che ne andava orgoglioso Piacevolissimo e sottolineato dagli applausi il momento in cui sono arrivati i Motocarri, altro mezzo da lavoro che la Moto Guzzi ha saputo rendere suo e che è stato il veicolo che nel dopo guerra è servito per la ricostruzione dell’Italia. Le moto da 500 cc erano in prevalenza Falcone ma moto data in dotazione alla Polizia ai Carabinieri all’Esercito e con telaio allungato anche ai Corazzieri del Presidente della Repubblica, insomma a tutte le forze dell’ordine ed è per questo che spesso viene chiamato la moto con le stellette. Le Moto da corsa hanno avuto i suo grandi consensi anche perché quest’anno la 500 Otto Cilindri un vero capolavoro della Meccanica è stato avviato lasciando tutti a bocca aperta ma anche la 500 Bicilindrica ha davvero fatto venire i brividi ai nostalgici della Moto Guzzi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA