Ex Segalini, il degrado regna sovrano

Molteno Le fotografie scattate dal sindaco all’interno del complesso industriale dismesso sono eloquenti

«Il Comune è a disposizione di tutti gli operatori che volessero intraprendere un percorso propositivo per giungere (naturalmente, nel rispetto delle regole) all’obiettivo della riconversione dell’ex Segalini. Guardiamo davvero con speranza all’asta del prossimo dicembre»: il sindaco Giuseppe Chiarella ha avuto modo, qualche giorno fa, di varcare la soglia della storica tessitura dismessa.

Le foto che ha poi diffuso sono state «un tuffo al cuore» come ha chiosato Chiarella stesso, ma così pure hanno concordato numerosi ex dipendenti, nei commossi commenti: le immagini documentano lo sfascio al quale lo stabilimento è andato incontro finora.

«Lo spaccio di stupefacenti al suo interno - dice il sindaco - è perlomeno un po’ calato ultimamente, ma grazie anche ai lavori giorno e notte nella vicina stazione ferroviaria e alla sospensione (ormai, però, cessata) del transito dei passeggeri; la ex Segalini resta da tutti i punti di vista una ferita aperta nel centro del paese. Per questo confidiamo che la prossima asta segni la svolta: siamo aperti alla collaborazione, per valutare coi potenziali investitori che cosa il Comune può fare e fin dove si può spingere nel concedere autorizzazioni così da consentire l’attuazione di una progettualità realistica, realizzabile e, sotto ogni profilo, sostenibile, compatibile col contesto di Molteno, le normative e le aspirazioni dei privati».

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