Valmadrera, video del ladro su Facebook
«Riporta indietro la motosega»

Valmadrera L’uomo si è aggirato nel giardino di una villa a volto scoperto Le immagini messe sui social: «Se ci ridarà la refurtiva non lo denunceremo»

Il ladro è andato a segno, ma le parti si sono un po’ invertite a Valmadrera, dove le vittime sono passate al contrattacco armate di tecnologia

È successo lo scorso weekend, in una villa circondata da un alto muro di cinta e da un ampio giardino. Qui uno sconosciuto è riuscito a introdursi - nella notte tra sabato e domenica - per rubare quel che ha trovato: cioè, una motosega.

È andato avanti e indietro

L’uomo ha agito a volto scoperto, aggirandosi ripetutamente attorno alla proprietà prima di trovare un punto adeguato per riuscire a entrare. In questo modo, e senza evidentemente rendersene conto, il malfattore è passato varie volte davanti ai punti di ripresa delle telecamere a circuito chiuso di sorveglianza. È stato visto esitare, guardare, andare avanti e indietro: non soltanto dal padrone di casa, però, bensì da tutta la platea dei social su cui il video è stato postato. «Guardate le immagini - ha commentato la vittima - Questo personaggio si è intrufolato nella nostra proprietà e ha rubato una motosega. Stiamo cercando di estrapolare fotogrammi ancora più nitidi: intanto, se la motosega ritorna al proprio posto, lasceremo cadere la cosa; altrimenti, con le immagini migliorate, sporgeremo sicuramente denuncia ai carabinieri».

È iniziato così l’inatteso conto alla rovescia, per il ladro, se vorrà evitare di rispondere davanti alla legge.

Gli insulti e la fuga

Lo stesso sistema - il post in Facebook, ma qui con immagini già molto nitide - è stato adottato nelle stesse ore dai residenti in una palazzina del vicino comune di Civate, che hanno pubblicato le foto di due giovani in sella a uno scooter scuro, che «suonano i campanelli e dicono di essere mandati da parte del Comune, poi insultano chi risponde e si dileguano». Dato che le riprese qui sono avvenute di giorno attraverso il videocitofono, il volto di almeno uno dei ragazzi - il quale è alla guida e suona con la visiera del casco sollevata - è risultato chiaramente riconoscibile, mentre il passeggero mantiene il casco chiuso e la testa rivolta verso la carreggiata.

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