Morta dopo essere stata urtata da un camion davanti al piazzale dell’azienda: assolto Stefano Fiocchi

È stato assolto dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Lecco Nora Lisa Passoni per non aver commesso il fatto l’imprenditore Stefano Fiocchi, legale rappresentante dell’omonima azienda di munizioni, finito a processo - ha scelto il rito abbreviato - per la morte di Gelsomina Elsa Lanzilli, l’operaia di 45 anni residente a Malgrate deceduta il 20 novembre 2018, dopo essere stata urtata da un camion nel piazzale dell’azienda.

La donna era stata investita davanti all’ingresso della fabbrica mentre stava entrando per iniziare il turno di lavoro, per poi spirare a distanza di cinque giorni in ospedale. Aveva lasciato due figli, di 15 e 17 anni, oltre al marito dipendente della Fiocchi Munizioni. Entrambi lavoravano per l’azienda di Belledo da moltissimi anni. La famiglia aveva poi deciso di donare gli organi.

Il primo processo aveva portato alla condanna a otto mesi, con rito abbreviato, per il reato di omicidio stradale, dell’autista del mezzo pesante che stava facendo manovra davanti all’azienda. L’uomo, 45 anni, di Costa Masnaga, dipendente di una ditta di trasporti, era stato l’unico imputato. Una sentenza di condanna a cui si era giunti nel giugno del 2021 a seguito di una perizia cinematica disposta dal Tribunale. Per l’uomo era stata disposta anche la sospensione della patente per sei mesi come sanzione accessoria.

Al termine di quel procedimento, l’allora gup Paolo Salvatore aveva disposto la trasmissione degli atti alla Procura per valutare anche un’eventuale responsabilità in capo all’azienda: cioè se quanto accaduto possa essere configurato anche come un incidente sul lavoro con esito mortale.

Per questa ragione Fiocchi, come legale rappresentante, è finito davanti al giudice, assistito dall’avvocato Enrico Giarda del Foro di Milano. L’assoluzione è stata chiesta anche dal pm Chiara Di Francesco.

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