Lecco-Bergamo: domani il faccia a faccia

Caloziocorte Assemblea aperta ai cittadini con l’amministrazione comunale alle 21 nell’oratorio di Sala - Intanto ieri sono state inviate al commissario straordinario le osservazioni ai tre progetti presentati

Demolizioni, espropri, temporeanee inibizioni all’utilizzo e tutto quello che conseguirà l’avvio dei lavori per la realizzazione della Lecco-Bergamo dovrebbero essere chiariti domani nel corso dell’assemblea pubblica che l’amministrazione comunale di Calolziocorte ha convocato per discutere del progetto.

L’incontro si svolgerà nell’oratorio di Sala, a partire dalle 21, e si annuncia particolarmente affollato.

Tre soluzioni diverse

Il condizionale, tuttavia, è d’obbligo perché, come ha sottolineato il sindaco Marco Ghezzi, rispondendo alla richiesta della minoranza di convocare un incontro pubblico sul tema, «i progetti tra cui scegliere al momento sono tre» e, per di più, essendo ancora «preliminari, da qui a quando diventeranno definitivi, potrebbe cambiare il mondo».

Di sicuro, però, sindaco e amministratori potranno cogliere gli umori dei calolziesi che, dopo vent’anni di attesa, potrebbero doversi preparare per l’apertura del grosso cantiere.

Ieri, intanto, dagli uffici di piazza Vittorio Veneto, il Comune ha inviato al commissario straordinario per la Lecco-Bergamo Luigi Valerio Sant’Andrea le osservazioni in merito ai progetti presentati nella conferenza di servizio di qualche settimana fa.

«In tutto - racconta il sindaco - si tratta di quattro pagine di osservazioni molto puntuali e precisa che risulta impossibile sintetizzare. Di fatto, ogni riga evidenzia un problema di questo o quella variante. Si tratta di questioni di tipo tecnico».

Su demolizioni e il resto, Ghezzi preferisce non esprimersi e rimanda ogni dichiarazione all’assemblea. Anche se, pure in quella sede, difficilmente potrà o vorrà entrare troppo nel dettaglio.

Lo si farà sicuramente in una fase successiva, nel momento in cui, si spera tra poche settimane, il commissario avrà scelto a quale delle tre varianti dare seguito.

Quanto ai progetti in sé, Ghezzi sostiene di «non avere espresso nessuna indicazione particolare per questo o per quello. Non si tratta di scegliere la busta A, la B o la C. Sono tre soluzioni e ciascuna di esse va affrontata nel proprio contesto. Sicuramente, qualunque sia la scelta che farà il commissario, per il territorio di Calolziocorte la questione è assai più complessa di quello che accadrà per Lecco. Da noi non si tratta solo di decidere dove collocare un deposito».

«Scelta condivisa»

Sempre ieri, anche il Comune di Vercurago ha inviato le proprie osservazioni. «Da parte nostra - spiega il primo cittadino Paolo Lozza - abbiamo chiesto al commissario di fare una scelta che risulti condivisa con i tre Comuni di Vercurago, Lecco e Calolziocorte, oltre che con la Provincia di Lecco, in modo da procedere con uniformità. Abbiamo inoltre chiesto di essere coinvolti anche nel momento in cui si lavorerà alla redazione del progetto esecutivo, in modo da potere ottimizzare».

Lozza ha quindi auspicato che «la decisione del commissario sia la più tempestiva possibile. È infatti evidente a tutti che l’unica soluzione per risolvere il problema generato da un traffico di 30mila veicoli quotidiani che transitano su una infrastruttura vecchia di cinquant’anni non possa che essere la costruzione di una nuova arteria stradale».

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