La cena del Fondo di comunità
Da finanziare i lavori a San Pietro 

Civate Domani sera alla “Casa del cieco”: interverranno imprenditori e professionisti - L’impegno sul complesso romanico, in procinto di affrontare il rush finale verso l’Unesco

Si terrà domani, sabato 9 dicembre, la cena annuale del Fondo della comunità di Civate. L’iniziativa sarà preceduta dalla messa delle 18, in chiesa parrocchiale, e dal concerto d’organo - tra le 19 e le 20 - con il maestro Luciano Zecca.

Il momento conviviale sarà ospitato nella “Casa del cieco”, «per la prima volta esteso alle associazioni locali, oltre che agli imprenditori e ai professionisti del territorio», sottolinea il sindaco, Angelo Isella.

Il recupero del pronao

Anticipa Isella: «Quest’anno, l’impegno principale sarà il sostegno dei lavori intrapresi per la realizzazione del nuovo magazzino vicino alla Basilica di San Pietro al Monte e il conseguente recupero degli spazi al di sotto del pronao». Il Fondo della comunità di Civate è presieduto dal manager civatese Natale Castagna; è dedicato alla memoria di Emanuela Spreafico, Domenico Castagna, Livio Agostoni e Rino Mauri; dal punto di vista amministrativo, è gestito dalla Fondazione comunitaria del Lecchese Onlus: «È una risorsa molto importante per la comunità di Civate - assicura Isella - e un potente volano che attrae investimenti a favore della crescita sociale e culturale del nostro paese. I Fondi di comunità nascono per finanziare interventi localizzati in una determinata area territoriale e sono strumenti dedicati esclusivamente al sostegno delle comunità locali, per la costruzione di un welfare generativo. Rappresentano un’opportunità per accogliere i lasciti testamentari di chi ha vissuto ed operato nelle nostre comunità e, con un gesto di generosità, intende confermare l’attenzione nei confronti del contesto a lui caro. A Civate, dal 2019 a oggi, sono stati raccolti fondi e finanziati diversi progetti e iniziative in campo sociale-educativo e culturale, rivolti alla comunità civatese e promossi da associazioni del paese, ma non solo: il Fondo è stato di supporto anche per realtà come l’ospedale di Lecco».

Rilancio turistico

Il prossimo impegno sarà, però, appunto concentrato su San Pietro al Monte. I lavori riguardano la costruzione del nuovo magazzino, indispensabile per rendere completamente accessibile e visitabile la basilica, aprendo ai turisti anche le preziose aree finora adibite allo stoccaggio. Una necessità, tanto più dopo il recente, promettente - se non decisivo - passo che ha proiettato San Pietro al Monte verso l’Unesco: il passaggio istituzionale maturato in seno al ministero della Cultura consente la presentazione della candidatura a un’ultima fase di verifica preliminare prima che la nomination stessa sia ufficialmente trasmessa al Centro per il patrimonio mondiale Unesco, entro il primo febbraio 2026: in gioco c’è, per Civate e il Lecchese, un rilancio anche turistico su scala internazionale.

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