De Capitani e il Tpl
«Bus? Zero risposte
Si dimettano tutti»

Il primo cittadino contro i dirigenti del trasporto pubblico: «E la Provincia dica la sua»

«Non sono stati in grado di dare risposte adeguate alle problematiche più volte evidenziate dai sindaci sui problemi legati al trasporto scolastico di studenti sopratutto minorenni. Dovrebbero considerare il caso di rassegnare le loro dimissioni».

Nessun giro di parole, arriva dritto al punto il sindaco di Pescate Dante De Capitani che, dopo l’amarezza e la delusione per l’esito dell’incontro convocato dalla Provincia di Lecco con i sindaci di Garlate, Galbiate, Colle Brianza, Ballabio,Suello e Civate, l’agenzia Tpl per il trasporto pubblico locale di Como Lecco e Varese e i vertici della società “Arriva” concessionario del servizio trasporti, ha preso carta e penna e ha indirizzato una nuova lettera infuocata alla Regione, alla Provincia, alla Prefettura, per chiedere le dimissioni del presidente dell’Agenzia Tpl e del delegato lecchese.

«Dopo la riunione convocata settimana scorsa dalla Provincia di Lecco , e che ho abbandonato per il forte disagio che provavo, mi sono reso conto della mancata volontà delle parti responsabili di risolvere le problematiche adducendo le più svariate scusanti, ritengo che la responsabilità di quello che sta accadendo al trasporto pubblico locale , relativamente alle corse per gli studenti di Pescate, sia riconducibile ai vertici dell’Agenzia Tpl. Non viene assicurato il servizio a ragazzi sopratutto minorenni che vengono lasciati a piedi o sono costretti a stare stipati in bus sovraccarichi. Disservizi che continuano a perdurare sulle linee Garlate-Pescate-Lecco e Galbiate-Pescate-Lecco». Ma De Capitani è tornato ad avanzare precise richieste a tutte le parti in causa.

«Oltre alle dimissioni dei vertici dell’Agenzia Tpl chiedo alla Provincia di Lecco di far valere il proprio peso all’interno dell’agenzia stessa, alla Regione chiedo che si tolga Pescate dalle linee assegnate dall’Agenzia e dalla sua gestione perchè il servizio è lacunoso e inadeguato e non rispettoso dell’utenza. Per quanto ci riguarda troveremo noi il modo di chiedere scusa all’utenza, anche se per negligenza altrui».

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