Cronaca / Lecco città
Lunedì 29 Gennaio 2018
Sorprese nelle liste elettorali
Lecchesi fuori, ecco i paracadutati
Fragomeli candidato a Monza, niente Nava - In lizza nomi storici: Umberto Bossi e Adriano Galliani
Terremoto e amarezza. Non ci sono altre parole per descrivere l’entità e le conseguenze del giro di vite impresso dai partiti alle tiepide richieste delle segreterie locali. Il libro dei sogni del livello provinciale lecchese si è infranto sugli della realpolitik delle strategie nazionali. Ne emerge un quadro discontinuo e frammentario, un vero e proprio campo minato tra i legittimi desiderata del territorio e l’ormai ufficiale affresco dei pretendenti ai seggi romani. Colpa del poco peso delle segreterie locali o del tenore dei nomi portati in dote ai piani alti?
Partiamo dal Pd, che aveva a gran voce richiesto la sicura riconferma del proprio alfiere Gianmario Fragomeli. L’ex sindaco di Cassago si ritrova secondo in graduatoria (quindi a rischio eliminazione) e nemmeno a Lecco, ma a Monza. L’uninominale del capoluogo lo difenderà invece Veronica Tentori.
In casa centrodestra non va meglio. Metà Forza Italia chiedeva a gran voce la candidatura di Daniele Nava, l’altra metà (i berlusconiani storici) il rispetto delle gerarchie locali, magari valorizzando il coordinatore, Davide Bergna. Niente di tutto questo: i notabili di Lega e Forza Italia si sono a un tavolo e hanno deciso che proprio il collegio lecchese era papabile per il segnaposto promesso a Fratelli d’Italia (che incassa un seggo anche a Seregno).
Di, qui, l’arrivo a sorpresa del comasco Alessio Butti, in barba anche alle richieste del Carroccio (Paolo Arrigoni perde il collegio e va al proporzionale e alla fine la spunta Antonella Faggi, certamente non un elemento portato in palmo di mano dal segretario Flavio Nogara). Insomma, in tanta tempesta, la parte dell’autoctono tocca paradossalmente al milanese Maurizio Lupi a Merate. Del resto, anche noi lecchesi abbiamo ceduto Michela Brambilla nel collegio milanese (e in diversi listini proporzionali), e il meratese leghista Giulio Centemero a Bergamo. Almeno in questo, la bilancia una sorta di pareggio. Certo, negli uninominali non mancano sfide interessanti. Liberi e Uguali, ad esempio, butta nella mischia Riccardo Mariani, più vicino a Virginio Brivio di quanto forse non sia la stessa Tentori. E, se i 5 stelle schierano a Lecco l’imprenditore d’impronta green, Costantino Anghileri, il derby in casa è solo sfiorato con Barbara Nasatti, del coordinamento Rifiuti Zero e in lista con Pietro Grasso a Merate e con Felice Airoldi (Potere al popolo e fresco fuoriuscito dal coordinamento stesso). Sfida tra sindaca ed ex sindaca, invece, al Senato dove Cristina Bartesaghi (Pd) lancia il guanto ad Antonella Faggi, favoritissima ex borgomastra lecchese. Eppure, i nomi di peso, escono nei listini plurinominali.
Complice la riunione dei territori comaschi e varesotti, la nostra circoscrizione ha fatto gola a molti. Tra loro, l’hanno spuntata dei veri e propri pezzi da 90. A cominciare da Adriano Galliani per Forza Italia, capolista al Senato, da Gianluigi Paragone, ex conduttore tv e paladino pentastellato, da Alessandro Alfieri e da lui, il senatùr Umberto Bossi. Tra i volti noti, anche Giancarlo Valsecchi ed Ezio Venturini in corsa per la civica Lorenzin, Tino Magni per Liberi e Uguali e il ritorno di Raffaello Vignali con il movimento di Lupi.
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