Lecco. Obiettivo: crescita
Omet punta sull’innovazione

Nuove prospettive con la fabbrica a Molteno, il presidente Antonio Bartesaghi: «Possiamo adottare diverse soluzioni tecnologiche e di organizzazione»

Quello che si è appena concluso è stato un anno che ha portato grandi novità in Omet, l’azienda lecchese che nel 2021 ha trasferito il quartier generale nel nuovo sito di Molteno e che punta con decisione a continuare a crescere.

«Sulla base del successo ottenuto fino ad oggi e rispondendo al crescente apprezzamento mostrato dal mercato per la propria tecnologia e competenza, Omet – ha commentato il presidente Antonio Bartesaghi - ha avviato un percorso di cambiamento che punta ad aumentare la capacità produttiva e migliorare l’efficienza».

Una crescita alla quale il management e l’intera forza lavoro stanno lavorando. «Negli ultimi mesi Omet ha effettuato importanti investimenti che proietteranno l’azienda a posizioni di leadership nei mercati di riferimento nei prossimi dieci-quindici anni – ha aggiunto Bartesaghi -. La storia di Omet è fatta di innovazione, tecnologia, competenza, affidabilità: qualità che ci hanno portato a scalare le competizioni internazionali. Abbiamo affrontato una crescente domanda di mercato, che ci ha fatto cambiare l’azienda non solo a livello strutturale, investendo in nuovi e più ampi spazi, ma soprattutto nella sua organizzazione, per migliorare i processi interni e raggiungere una maggiore efficienza e affidabilità nella produzione».

L’ampliamento strutturale coinvolge l’intera divisione macchine, che si sta muovendo verso un aumento della capacità produttiva, mentre il nuovo quartier generale di Molteno, con uno stabilimento di oltre 20mila metri quadrati, ospita ora la divisione printing, cresce anche la divisione tissue con nuovi spazi a Lecco.

«I nuovi edifici ci consentono di implementare nuove soluzioni tecnologiche e organizzative in grado di soddisfare le richieste dei clienti, molto diverse dal passato, e le esigenze emergenti, che dobbiamo essere in grado di identificare e anticipare, utilizzando un diverso approccio al business. Il cambiamento organizzativo è meno visibile, ma più profondo e strategicamente importante, perché appartiene alle persone: sono la risorsa più importante per un’azienda, e Omet – ha rimarcato il presidente - ha sempre investito sulla loro crescita e sul loro benessere. Dobbiamo tenere presente che ci troviamo in un contesto molto particolare: la pandemia ha accelerato cambiamenti di mercato, e modificato atteggiamenti e consumi. Per questo lavoriamo incessantemente per un’organizzazione in grado di rispondere a nuovi e complessi paradigmi di mercato, come già fanno i nostri prodotti».

Il sales director Marco Calcagni, invece, ha evidenziato che «il 2021 è stato un anno di transizione nel post-pandemia. I primi mesi sono stati piuttosto complessi a causa dell’elevata incertezza sia del mercato che della filiera: le aziende hanno sofferto generalmente le difficoltà del 2020. Nei mesi successivi si è assistito ad una forte ripresa degli ordini e della produzione. Nel 2021 Omet ha avuto il forte impegno di trasferirsi nella nuova unità di Molteno».

Lo sguardo, quindi, è passato alla situazione attuale. «Ora stiamo vivendo un periodo molto intenso sia per la produzione che per le vendite, con risultati molto positivi. Nei primi mesi del 2022 presenteremo il nuovo modello di etichettatrice. Sarà una rivoluzione nel settore: una linea tecnologicamente avanzata molto facile da usare. Questo contesto ci permette di guardare con fiducia al 2022: partiamo con un ricco portafoglio ordini e ci aspettiamo una crescita a doppia cifra grazie alla fidelizzazione dei nostri clienti».

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