Lecco. Cartiera dell’Adda
cresce e fa shopping

La capogruppo Paper board alliance ha l’acquisito un’attività che produce impianti, Giuseppe Cima: «Continua il percorso di sviluppo»

Paper board alliance, della famiglia Cima ha acquisito Tecno paper, azienda metalmeccanica, con sede a Marlia (Lucca).

L’impresa appena acquisita produce attrezzature e macchine per cartiere. È stata costituita nel 2005, su iniziativa di alcuni tecnici delle lavorazioni metalliche.

L’acquisizione dell’azienda meccanica, che ha un organico di 60 dipendenti e realizza un fatturato di 9, è stata formalizzata attraverso la girata delle azioni.

L’accordo prevede il mantenimento del 30% della società nelle mani di due dei soci fondatori di Tecno paper, Claudio Ferrari e Paolo Baldaccini, con il 15% ciascuno, e l’acquisizione del 70% da parte di Paper board alliance (Pba).

Con l’ operazione Pba prosegue il percorso di crescita: dopo l’acquisizione dell’80% di Icp nel luglio 2018, quella di Tubicom tramite Icp nel gennaio 2020. Con l’uscita di Tiziano Pieretti dal capitale di Pba e da tutti gli incarichi nei cda del gruppo (dicembre 2021), la holding della famiglia Cima è tornata ad avere la totalità del capitale del gruppo cartario Pba e, come annunciato a dicembre scorso, intende proseguire nell’attuazione di un programma di sviluppo per linee interne ed esterne.

«Da tempo - spiega Giuseppe Cima, presidente di Paper board alliance – stiamo lavorando a un programma di miglioramento degli aspetti di organizzazione funzionali alla crescita della produzione. Lo facciamo coniugando la nostra esperienza familiare con il rafforzamento della struttura manageriale. L’obiettivo del gruppo per i prossimi anni è quello di continuare a crescere».

La crescita di Pba viene perseguita sia con operazioni orizzontali, cioè acquisendo altre cartiere, così da poter specializzare gli stabilimenti con conseguenti vantaggi di costi e di qualità, sia con operazioni verticali, ovvero tramite progetti di integrazione lungo la linea di fornitura.

«L’operazione con Tecno Paper spiega Giuseppe Cima - si inserisce bene in questo quadro perché ci consente di fare un ulteriore salto di qualità assicurandoci l’assistenza di un partner tecnologico qualificato in grado di offrire soluzioni sempre più a misura di cliente evitando al contempo il rischio di vederlo acquisito da un grande player impiantistico straniero che ne possa snaturare le peculiarità».

Oltre ai centri produttivi di Lecco e Marlia (Lucca),Pba ha tre società operative: una specializzata nell’acquisto della materia prima, un centro taglio e logistico nel lodigiano, una subsidiary per la gestione dei rifiuti. Nel 2020 è stata costituita la capogruppo, holding operativa, che, oltre a detenere le partecipazioni, offre alle società del gruppo servizi qualificati in ambito finanziario e amministrativo, tecnico, logistico, commerciale e informatico.

«Tecno paper – continua Giuseppe Cima - opererà in piena autonomia, sotto la salda guida di Paolo Baldaccini, che avrà il ruolo di presidente e amministratore delegato. Il nostro proposito è quello di garantire a Tecno paper le condizioni affinché possa continuare la crescita sul mercato, aumentando la qualità dei servizi offerti e la gamma dei macchinari realizzati. D’altro canto, Tecno paper potrà beneficiare delle competenze presenti nel gruppo».

Paolo Baldaccini, ad di Tecno paper spiega: «L’incontro con Pba è avvenuto quando ci siamo trovati a fare per loro il progetto di una nuova ribobinatrice. Da qui è nata questa collaborazione che si è rafforzata nel tempo fino ad arrivare alla partecipazione di Pba nella Tecno paper».

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