Inaugurato l’anno pastorale
«Riflettiamo sulla preghiera»

Lecco Monsignor Mario Delpini davanti a una basilica stracolma «Invito ciascuno a verificare il proprio modo di celebrare e di pregare»

«Abbiamo bisogno di riflettere sulla preghiera, in particolare verificare il modo di pregare delle nostre comunità. Propongo quindi di vivere nel prossimo anno pastorale una particolare attenzione alla preghiera».

Queste parole di monsignor Mario Delpini, sono in sintesi il nucleo della profonda meditazione che si è svolta martedì sera in basilica di San Nicolò alla presenza dell’arcivescovo di Milano. È stata da una parte l’inaugurazione ufficiale dell’anno pastorale per il nostro decanato e dall’altra la presentazione della proposta pastorale per il 2022-2023, dal titolo “Kyrie, Alleluia, Amen - Pregare per vivere, nella Chiesa come discepoli di Gesù”.

Preghiera e ascolto

«È stata una serata di grande partecipazione - ha sottolineato il prevosto di Lecco, monsignor Davide Milani - C’era una basilica stracolma a testimonianza del forte desiderio, da parte della nostra comunità, di incontrare l’arcivescovo. Si è trattato di un momento molto intenso di preghiera e ascolto. C’è stata la lettura, da parte dell’attore Matteo Bonanni, di alcune poesie e meditazioni sulla preghiera composte da San Giovanni Paolo II; sono stati letti brani della lettera pastorale e si è poi ascoltata la parola di monsignor Delpini». La preghiera, dunque, al centro della vita cristiana di ogni comunità.

«È necessario che ogni comunità rifletta su alcuni temi e pratiche che riguardano la preghiera - ha sottolineato l’arcivescovo - invito ciascuno a verificare il proprio modo di celebrare e di pregare. Vanno introdotte occasioni per offrire a tutti percorsi di preghiera che siano l’anima e la forza della vita cristiana». Al centro della comunità cristiana deve esserci dunque la preghiera: «Abbiamo bisogno di pregare, di imparare a pregare, di insegnare a pregare, perché la grazia di Dio operi e sia anima della missione, della carità, dell’impegno a vivere nel mondo, per il mondo, senza diventare sale insipido, presenza insignificante. Abbiamo bisogno di pregare per attingere ogni giorno, insieme e personalmente, a un principio di pace e di fortezza. È un bisogno presente in tutte le culture e le epoche. “Senza la preghiera sarei impazzito più volte” scriveva Gandhi. La sollecitudine alla preghiera è una forma di carità e ogni fratello e sorella dovrebbe prendersi cura anche della preghiera degli altri».

Quello di martedì sera è stato un incontro importante, reso ancora più significativo dalla cena che i parroci del decanato di Lecco hanno avuto insieme all’arcivescovo. Un segno ulteriore della vicinanza di monsignor Delpini alla nostra comunità.

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