In tanti per l’addio a Fabio Pozzi

«Resterà il tuo amore per la vita»

Ad Acquate In una chiesa stracolma l’addio al papà quarantenne morto dopo la puntura di un insetto. Tanta gente è rimasta fuori

Una commozione addolorata e partecipe ha accompagnato i funerali di Fabio Pozzi, che si sono svolti ieri nella chiesa parrocchiale di Acquate.

La moglie con i tre bambini ancora piccoli, tutti i familiari e tantissimi amici hanno affollato una chiesa che non è riuscita a contenere tutti coloro che volevano rendere l’ultimo omaggio ad un giovane padre di 40 anni, morto per una puntura di un insetto. Un evento assurdo, di cui è impossibile darsi una ragione.

Ed un grande interrogativo si leggeva sui volti tirati di tutti, tra le lacrime dei tanti che non riuscivano a frenare il dolore. Era un “perché?” gigantesco, che purtroppo non avrà una risposta.

E proprio da questa domanda è iniziata l’omelia di don Carlo Gerosa, il parroco di Acquate che ha celebrato il rito funebre. «Siamo qui per un gesto di riconoscenza, di affetto, di amicizia e di riconoscenza per il nostro Fabio. Ma c’è anche angoscia, turbamento, grande dolore. Soprattutto abbiamo nel cuore una domanda: “Perché un uomo così giovane ha dovuto lasciare la sua famiglia, i suoi bambini?”. E vi dico subito che non ho una risposta».

«Mi sono domandato – ha continuato don Carlo – come fare per vivere questo momento e, ancora, come continuare la nostra quotidiana esistenza. L’unico modo è quello di dare un senso al dono prezioso che ci è stato dato; siamo chiamati, nonostante tutto, a vivere nell’amore, nell’amicizia, nell’aiuto agli altri. Fabio aveva un grande amore per la vita e questo non ci sarà mai portato via. L’amore donato è sempre con noi. Se vivremo la vita come dono, questo ci aiuterà ad affrontare il buio di questo momento. La speranza ci viene da Gesù Cristo, lui la vita ce la dà, non ce la toglie. La mia preghiera è che questa speranza sia nel cuore di ciascuno di noi. Fabio è nella vita di Dio e solo vivendo nella comunione fraterna potremo accettare la sua assenza».

Al termine della messa i gruppi di spiritualità familiare di Acquate, a cui Fabio Pozzi partecipava, lo hanno voluto ricordare con parole di grande intensità.

È stata menzionata la settimana di vacanza trascorsa insieme e la grande umanità di Fabio: «Per tutti sei e sarai per sempre il Fabio innamorato della vita. Avremmo voluto che tu continuassi a stare con noi ma evidentemente in Paradiso avevano bisogno di te».

Parole accolte da un applauso quanto mai sentito, come quello peraltro che ha accolto la bara all’uscita della chiesa, in un pomeriggio in cui il mistero del dolore ha prevalso su tutto.

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